L’ex CT azzurro, reduce dalla fallimentare esperienza con l’Arabia Saudita, potrebbe fare il grande ritorno laddove tutto ebbe inizio
Incarna allo stesso tempo un personaggio al quale sono legati ricordi dolcissimi (la forse inaspettata vittoria con l’Italia ad Euro 2020) e amarezze indicibili quali la mancata qualificazione ai Mondiali del Qatar, quando tutto crollò a causa della sconfitta interna contro la Macedonia che, se battuta, avrebbe consentito agli Azzurri di andarsi a giocare il posto nella kermesse iridata contro il Portogallo di Cristiano Ronaldo.
Per la verità, come purtroppo ricordiamo tutti, i danni furono fatti prima, gettando alle ortiche il primo posto nel girone di qualificazione vinto dalla Svizzera. Pochi mesi dopo poi, la sua figura è entrata, per la stragrande maggioranza dei tifosi italiani, nella categoria dei ‘traditori‘.
Le dimissioni presentate al CT Gabriele Gravina, che pure gli aveva dato fiducia dopo l’incredibile fallimento di un mondiale mancato, in seguito alla ricchissima offerta presentata dalla Federazione dell’Arabia Saudita (che convinse Roberto Mancini a firmare un contratto quadriennale da 25 milioni annui) ha di fatto offuscato anche la riconoscenza per aver vinto l’importante alloro continentale con l’Italia.
L’avventura con gli asiatici però non è andata secondo le aspettative corrispondenti al suo lauto stipendio. E alle ambizioni di una nazionale che comunque, nel citato mondiale del Qatar, si era permesso il lusso di battere l’Argentina futura campione iridato.
Dopo soli 14 mesi – il ‘Mancio’ aveva firmato il 27 agosto del 2023, per poi lasciare l’incarico il 24 ottobre del 2024 – è ufficialmente terminata l’esperienza con i sauditi. L’ex stella di Sampdoria e Lazio si è iscritto alla cospicua lista di allenatori disoccupati. Di lusso, certamente, ma comunque ancora in cerca di un nuovo incarico.
Mancini torna in Italia: il grande ritorno è possibile
Accostato, sin dal giorno dopo il divorzio con gli asiatici, alla panchina della Roma ma anche del Milan ai tempi del possibile esonero, poi avvenuto qualche settimana dopo, di Paulo Fonseca, Roberto Mancini ha lasciato un ottimo ricordo di sé in Inghilterra, grazie ai successi ottenuti diversi anni fa alla guida del Manchester City.
Pur essendo ancora tra i papabili candidati per la panchina dei giallorossi e dei rossoneri, il nativo di Jesi potrebbe clamorosamente approdare laddove di fatto iniziò la sua carriera da allenatore sebbene non avesse ancora la regolare abilitazione per esercitare il ruolo. Correva il mese di febbraio dell’anno 2001 quando Mancini, con una deroga speciale, prese il posto di Fatih Terim alla guida della Fiorentina, riuscendo anche a vincere una Coppa Italia alla sua prima esperienza da tecnico.
La possibile destinazione Firenze sta montando negli ultimi giorni a causa del deficitario rendimento del club viola, il cui tecnico Raffaele Palladino vede ora in bilico la sua posizione dopo un ottimo avvio di stagione, che aveva portato la squadra perfino a stretto ridosso delle primissime posizioni di classifica.