Anche se ormai giunti al rettilineo finale della stagione 2024/25, il tema dei possibili esoneri resta attuale: ecco chi rischia di più
Il peso delle aspettative, la discrepanza tra gli obiettivi designati ad inizio stagione e il reale cammino di un club – nonché l’evidenza data dalla classifica, i cui numeri non mentono – sono fattori che stanno condizionando, com’era inevitabile che fosse, il giudizio sull’operato di tutti gli allenatori.
Sebbene manchi ormai meno di un terzo alla fine di un campionato che non smette di regalare sorprese – basti pensare che la Juve, fino a qualche settimana fa lontana dalle prime posizioni, è ora rientrata nella lotta Scudetto con soli dei punti da recuperare all’Inter capolista – alcuni tecnici rischiano l’esonero anticipato.
Del resto, come insegna la storia recente, spesso i dirigenti si affidano ad una nuova figura – che nelle loro intenzioni dovrebbe essere capace di raggiungere l’obiettivo prefissato – anche a pochissime giornate dalla fine. Un esempio fulgido in tal senso è stata, lo scorso anno, la decisione dell’Udinese di affidare la panchina a Fabio Cannavaro a sole 5 giornate alla fine del campionato.
Anche nella stagione in corso sono diversi gli allenatori che potrebbero essere allontanati dal loro club perché schiacciati da risultati eloquenti. In senso negativo. Valga per tutti il caso di Sergio Conceiçao, alla guida di un Milan davvero in caduta libera. Il portoghese non è però certo il solo a rischiare di iniziare con un certo anticipo le vacanze estive.
Il borsino delle panchine a rischio: tanti i nomi in ‘black list’
Oltre ai tecnici che guidano squadre la cui situazione, domenica dopo domenica, si sta facendo via via più pericolosa in zona salvezza (da Eusebio Di Francesco e il suo Venezia a Roberto D’Aversa dell’Empoli per finire con Marco Giampaolo a Lecce, la lista è corposa), proprio l’ex tecnico del Porto campeggia la mini classifica relativa ai mister di club blasonati il cui posto non appare saldo.
Consultando le quote di società di scommesse quali Snai, Sisal e Lottomatica, l’esonero di Conceiçao balla da una quota di 2.75 fino ad arrivare a 5. Lo stesso Thiago Motta, pur forte di un clamoroso rientro nella lotta scudetto, è ‘bancato‘ da 6 a 8.50. Più salde, ma nemmeno troppo, le posizioni di Raffaele Palladino (da un minimo di 4.50 ad un massimo di 12) e, incredibile a dirsi, di Gian Piero Gasperini, dato come uscente con quote che variano da 8 a 15.
Certamente, come nel caso di Antonio Conte – tranquillo ma non troppo visto che Snai lo quota a 20 – sul tecnico di Grugliasco pesa non tanto il cammino stagionale della sua Dea, quanto l’annunciata intenzione di non rinnovare il contratto in scadenza a giugno 2026 col club bergamasco.