Rossoneri in cerca di nuove soluzioni in attacco: urgono rinforzi dopo l’addio di Giroud, ma il mercato si complica in maniera repentina
Con l’addio di Olivier Giroud, il Milan si trova ad affrontare una fase cruciale della sua programmazione per la prossima stagione. L’ormai ex numero 9 lascia un vuoto significativo nel reparto offensivo, obbligando la dirigenza rossonera a cercare immediatamente un sostituto di pari livello. Tuttavia, il solo rimpiazzo di Giroud non basta. Per competere su più fronti, dalla Serie A alla Champions League, il Milan ha necessità di almeno due nuovi innesti nel reparto avanzato.
Il nuovo tecnico dei rossoneri, Paulo Fonseca, ha già chiesto rinforzi di qualità in attacco. La priorità è quella di avere a disposizione un centravanti in grado di garantire gol e fisicità, caratteristiche che rappresentano un vuoto lasciato da Giroud. In quest’ottica il nome di Joshua Zirkzee è diventato una delle piste più concrete. L’attaccante olandese ha mostrato il suo potenziale con la maglia del Bologna attirando l’attenzione di diverse big, tra cui il Milan, che vede in lui un possibile futuro protagonista dell’attacco.
Zirkzee rappresenterebbe una scelta interessante non solo per la sua abilità nel gioco aereo e nella protezione del pallone, ma anche per la sua giovane età e il margine di crescita che offre. La dirigenza milanista sta lavorando per chiudere l’affare, ma l’arrivo dell’olandese potrebbe non essere l’unico colpo in attacco. Il Milan ha infatti l’obiettivo di portare in rosa un altro attaccante, con l’intenzione di costruire un reparto offensivo versatile e competitivo. Tuttavia, c’è un grande ostacolo che sta frenando l’avanzamento delle trattative: la situazione legata a Divock Origi.
Il mercato del Milan bloccato dalla situazione di Divock Origi
L’incertezza intorno alla cessione di Divock Origi rappresenta un enorme problema per il Milan. Dopo due stagioni deludenti, una in rossonero e l’ultima in prestito al Nottingham Forest, il valore dell’attaccante belga è crollato. Origi non è riuscito a trovare continuità né in Serie A né in Premier League, chiudendo la scorsa stagione senza gol in 20 presenze con il club inglese. Questo flop, sommato all’annata altrettanto deludente a Milano (27 presenze e soli 2 gol), ha drasticamente ridotto il suo mercato.
La dirigenza rossonera ha cercato in tutti i modi di piazzare l’attaccante altrove, ma finora nessuna squadra ha mostrato un reale interesse. Il contratto di Origi, valido fino al 2026, rappresenta un ulteriore freno: il suo ingaggio elevato rende difficile per molti club considerare l’acquisto o il prestito di un giocatore che negli ultimi due anni non ha offerto garanzie dal punto di vista realizzativo.
L’ex Liverpool era stato visto come un rinforzo di spessore quando approdò a Milanello, forte del suo passato nelle fila dei Reds, con cui aveva segnato gol pesanti in competizioni importanti come la Champions League. Tuttavia, quella versione brillante di Origi sembra ormai lontana e il Milan ora si trova nella difficile quanto immarcescibile situazione di dover trovare una soluzione per un giocatore che non rientra nei piani tecnici di Fonseca.
La situazione di Origi non influisce solo sul mercato in entrata per il reparto offensivo, ma rallenta anche altre operazioni che il Milan ha in cantiere. La mancata cessione del belga infatti riduce la liquidità disponibile per l’acquisto di nuovi giocatori. Un problema rilevante per un club che negli ultimi anni ha dovuto operare con attenzione per rispettare i parametri del fair play finanziario.
Il Milan dunque si trova in una situazione di stallo. Da un lato, ha urgente bisogno di rinforzare l’attacco con almeno due nuovi giocatori, con Zirkzee in cima alla lista delle preferenze. Dall’altro, la necessità di risolvere il ‘caso Origi’ è prioritaria per sbloccare definitivamente il mercato e dare a Fonseca gli strumenti necessari per competere ai massimi livelli.