La Serie A è stata scossa dalla tragica notizia della morte di Joe Barone, direttore generale della Fiorentina
Barone, scomparso all’età di 58 anni, era stato ricoverato presso il reparto di terapia intensiva cardiochirurgica dell’ospedale San Raffaele di Milano dopo un malore accusato domenica pomeriggio a Bergamo, mentre si trovava allo stadio per assistere alla partita tra Atalanta e Fiorentina, poi rinviata.
Le sue condizioni si erano subito rivelate molto gravi, con i bollettini medici che segnalavano l’uso di macchinari per tenerlo in vita. Ieri mattina, però, è trapelata la notizia di un peggioramento, e nel pomeriggio è stata confermata la sua morte.
La Fiorentina ha voluto onorare Barone con un toccante comunicato, ricordando quanto sia stato fondamentale, insieme al presidente Rocco Commisso, nel riportare il club viola in Europa e nel realizzare il Viola Park, un centro sportivo all’avanguardia. Nel messaggio ufficiale, il club ha sottolineato di aver perso una figura di riferimento che ha segnato profondamente la storia recente della squadra.
La partita tra Atalanta e Fiorentina è stata rinviata ufficialmente.
La Serie A si ferma dopo la morte di Barone
Anche la Serie A ha deciso di sospendere le proprie attività in segno di rispetto per Joe Barone e per la sua famiglia. Ieri, martedì 19 marzo, si sarebbe dovuta tenere l’Assemblea della Lega Serie A in videoconferenza, ma l’incontro è stato immediatamente rinviato non appena si è diffusa la notizia del malore del direttore generale della Fiorentina e delle sue gravi condizioni di salute.
La data per il recupero della partita tra Atalanta e Fiorentina non è stata ancora stabilita. Per quanto riguarda l’Assemblea della Lega Serie A, è stata riprogrammata per venerdì 22 marzo, anche se non è esclusa un’ulteriore posticipazione a causa della morte di Barone. Intanto, continuano ad arrivare numerosi messaggi di cordoglio da parte del mondo del calcio per la scomparsa del dirigente 58enne.
La stessa Lega Serie A ha espresso vicinanza alla famiglia di Barone, alla Fiorentina, ai tifosi e alla città di Firenze. Il presidente della Lega, Lorenzo Casini, ha sottolineato come il calcio italiano abbia perso una figura di enorme rilevanza, che ha saputo dimostrare “passione, competenza e visione” durante il suo lavoro alla Fiorentina.