Il centrocampista francese, sempre alle prese con l’incubo infortuni, lavora per farsi trovare a disposizione il prima possibile
È tornato, anzi forse no. Ma forse ci siamo quasi. Il calvario di Paul Pogba, iniziato il 23 luglio del 2022 col maledetto infortunio subìto nella prima amichevole stagionale contro il Chiavs Guadalajara, sembra davvero senza fine. Per la verità se confrontiamo gli impietosi numeri della scorsa stagione, quando l’ex United aveva accumulato solamente 161 minuti in tutto l’anno, saremmo già a buon punto.
Dopo il forfait di Udine, alla prima giornata, il francese è sceso in campo 24 minuti contro il Bologna, e 28 ad Empoli. Siamo già a quasi un terzo dell’intero impiego avuto nel 2022/23. Lungi dal potersi entusiasmare per dei numeri che sono ancora lontani dalle aspettative che lo staff tecnico e la dirigenza ripongono ancora nei suoi confronti, il calciatore vive quotidianamente con l’incubo di una nuova ricaduta. In un qualunque dei 5 diversi punti in cui lo scorso anno ha subìto fratture, o lesioni, o infiammazioni, e quant’altro.
Uscito con una certa qual dose di preoccupazione dal ‘Castellani’, nel match che lo ha visto subentrare al 61′, il francese scalpita, ma deve fare i conti con le precarie condizioni fisiche. Secondo quanto riferito da Sky Sport, si può già ipotizzare uno scenario realistico per ciò che concerne il prossimo match della Juve, che sarà ospite della Lazio all’Olimpico di Roma sabato 16 settembre.
“Dopo le notizie su Pogba in cui sono state scongiurate lesioni, sicuramente il ragazzo ha avuto paura ed è rientrato subito negli spogliatoi. Il fatto che non ci sia una lesione fa pensare che comunque, lavorando in questo periodo di sosta, potrebbe essere a disposizione per la gara contro la Lazio. Chiaramente partendo dalla panchina“, riferisce l’inviato alla Continassa Giovanni Guardalà. Una buona notizia solo a metà, sia per il tecnico Allegri che per i tifosi bianconeri, che ancora attendono che il tanto annunciato ‘Pogback‘ si trasformi in atti concreti. Che significano giocate, assist, gol, sostanza in mezzo al campo.
Certamente in questa fase la cosa più importante è non fermarsi più. Accumulare, in base anche alle esigenze della singola partita, sempre più minuti nelle gambe. Per essere poi pronti, con oltre un anno di ritardo, a prendersi la Juve.
Le sirene dall’Arabia Saudita continuano a riecheggiare sia sul tavolo di Rafaela Pimenta, sia sulle scrivanie degli uffici dirigenziali bianconeri. Ovviamente, qualora di cessione si parlasse, sarebbe tutto rimandato a gennaio. Quando potrà essere tracciato un bilancio più preciso e veritiero sull’affidabilità del calciatore transalpino.
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