Valzer delle panchine, si parte! La stagione calcistica ha ancora molto da dire, e da dare. E se per alcune formazioni il meglio deve ancora venire, altre stanno già pensando alla prossima stagione.
E’ obiettivamente difficile trovare un mondo più schizofrenico, ed irrazionale, del calcio. Nel giro di una manciata di settimane e di risultati il destino di squadre, allenatori, giocatori e dirigenti viene rigirato come un vecchio paio di calzini.
Si pensi soltanto agli allenatori delle principali formazioni del campionato italiano. Luciano Spalletti è il tecnico che riportato lo scudetto a Napoli trentatré anni dopo Diego Armando Maradona. Un campionato stravinto e stradominato dall’inizio alla fine. Ebbene il tecnico di Certaldo può lasciare la formazione partenopea. Il rischio è concreto. Cosa dire poi di Simone Inzaghi, bersaglio preferito dalla critica che lo ha ritenuto l’unico colpevole di una stagione fallimentare dell’Inter, con le valigie pronte da mesi per un’inevitabile addio e che ora si ritrova con la sua squadra in finale di Champions League.
Massimiliano Allegri ha vissuto la sua più sconvolgente stagione delle sette trascorse sulla panchina della Juventus. Il campo ha rappresentato soltanto una parte, minima, della stagione della società bianconera. Il recente passato, il presente e l’immediato futuro non saranno scritti dal campo. Il tecnico di Livorno è sicuro della sua permanenza a Torino. Altri no.
E chissà che non sia proprio la Juventus a dare il via al valzer delle panchine. Solitamente si attende il primo “botto”, poi gli altri seguono a ruota. Siviglia doveva rappresentare uno spartiacque nella stagione della Juventus. In positivo o in negativo. La cocente delusione per l’eliminazione porta a profonde riflessioni da parte della società bianconera.
Ancora non c’è un direttore sportivo che indichi la rotta da seguire. Quel che è certo è che Massimiliano Allegri non è più considerato un intoccabile e potrebbe essere sostituito nonostante ancora abbia due anni di contratto a 7 milioni di euro netti l’anno.
Ma chi, eventualmente al suo posto? Anche se il diretto interessato continua a negare che vi sia stato un contatto con la Juventus, il nome di Raffaele Palladino, tecnico del Monza berlusconiano, è un nome assai gradito dalle parti della Continassa. Qualora il giovane tecnico napoletano lasciasse libera la panchina del Monza per dirigersi a Torino, sponda bianconera, ecco che il geniale dirigente brianzolo, Adriano Galliani, avrebbe già in tasca la soluzione migliore per la sua sostituzione: Andrea Pirlo.
Ipotesi suggestiva ed affascinante. L’ex fuoriclasse di Milan e Juventus, tornerebbe in serie A dopo la sua prima esperienza, proprio sulla panchina bianconera e due titoli vinti. Il grande calcio avrebbe, finalmente, l’opportunità di vedere, o rivedere, come nel caso di Andrea Pirlo, giovani allenatori al posto dei “soliti noti”. E se ritornasse in Serie A anche Roberto De Zerbi non sarebbe affatto male.
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