Il City è pronto ad andare allo scontro con la Premier League. Il club di Manchester ha deciso per il muro contro muro
In Premier League sta per scoppiare una bufera. Il Manchester City, che ha recentemente conquistato la finale di Champions League ai danni del Real Madrid, infatti sarebbe pronto ad andare al muro contro muro con la Premier League per quanto riguarda le presunte violazioni economico-finanziarie commesse dal club.
I Citizens contestano la legittimità dell’indagine e sollevano dubbi sul coinvolgimento dell’avvocato incaricato del processo disciplinare. Secondo quanto riportato dal quotidiano britannico The Times, il City ha deciso di basare il proprio ricorso sui recenti cambiamenti apportati alle regole della Premier League, sostenendo che tali modifiche non dovrebbero applicarsi a presunte violazioni commesse in passato.
Altro problema sollevato dal Manchester City è il coinvolgimento di Murray Rosen KC, capo della giuria indipendente della Premier League, nel ruolo di persona che nomina il presidente della commissione disciplinare. Sul sito web del suo studio legale, Rosen risulterebbe menzionato come “socio dell’Arsenal”. Un qualcosa che, secondo i legali del Manchester City, solleverebbe un chiaro conflitto di interessi in quanto l’Arsenal è una squadra di Premier League, oltre che, naturalmente, una rivale dei Citizens.
Manchester City, la strategia contro la Premier League
Ogni controversia legale tra i club e la lega deve essere inizialmente sottoposta a un tribunale arbitrale e, in seguito, può essere portata davanti all’Alta Corte e alla Corte d’Appello. Tradotto in altri termini, il rischio è quello di una situazione per cui il processo verrebbe fortemente dilungato, tanto da richiedere, secondo le stime degli esperti, dai due ai quattro anni per essere completato.
Al momento il Manchester City è sotto la lente di ingrandimento per alcune operazioni economico-finanziarie avvenute durante l’ultimo decennio. In particolare vengono contestati rendiconti imprecisi, assenza di collaborazione nell’indagine, mancanza di dettagli sulla remunerazione dei calciatori. Anche il contratto di Roberto Mancini, attuale commissario tecnico dell’Italia e all’epoca allenatore dei Citizens, è finito sotto la lente di ingrandimento.
Se le accuse fossero dimostrate allora si parlerebbe di un ventaglio abbastanza ampio di sanzioni. Si potrebbe andare da alcuni punti di penalizzazione fino a, nei casi più gravi, l’esclusione del club dalla Premier League. Una prospettiva clamorosa ma contro la quale il City è pronto alla battaglia.