Il tecnico dell’Inter Inzaghi è stato protagonista di una serie di dichiarazioni ‘compromettenti’ che hanno alimentato la polemica
Il risultato positivo maturato sul manto erboso di San Siro a tinte rossonere lo scorso mercoledì ha spianato la strada per l’Inter verso la qualificazione alla finale di Champions League, battendo il Milan con una prestazione secca e due reti di vantaggio da difendere nell’incontro decisivo del ritorno di questa sera.
Per l’occasione, sia Simone Inzaghi che Stefano Pioli hanno parlato delle sensazioni della vigilia, lasciando intendere che entrambe le formazioni rivali non si risparmieranno per ottenere il risultato migliore possibile. Da un lato i nerazzurri saranno chiamati a difendere il vantaggio, gestendo il possesso e tentando di chiudere il discorso con un altro gol.
Dall’altro, invece, i rossoneri ritroveranno il proprio calciatore simbolo Rafael Leao – assente nel primo match per infortunio – per superare il muro difensivo avversario e sperare nel miracolo sportivo. Uno scenario che spesso, negli ultimi anni, ha tinteggiato le notti europee di questa rilevanza. Nel corso della conferenza stampa dell’Inter in quel di Appiano Gentile, accompagnato dal proprio difensore centrale Francesco Acerbi, Inzaghi ha tuttavia fatto presente un dettaglio che non ha affatto gradito conoscere.
Inzaghi rigetta la designazione di Inter-Milan, Pioli lo spiazza
“Qualche amico mi ha fatto notare come l’arbitro designato per la partita sia un francese e che il Milan abbia a disposizione quattro calciatori francesi. Non che ci siano problemi, sia chiaro, anche in questo caso ha la nostra massima fiducia“, ha dichiarato il tecnico piacentino.
Un concetto che allude, con ogni probabilità, al potenziale favoritismo che potrebbe nascere per la presenza di connazionali di Clement Turpin – 41 anni proprio oggi – sul terreno di gioco. Situazione che i designatori UEFA avrebbero potuto evitare per non creare tensioni inutili, ma sulla carta non c’è alcuna prova che questo ‘pericolo’ possa realmente sussistere.
Quella di Inzaghi parrebbe essere stata più una suggestione con conseguente provocazione, anche perché il ricordo dell’arbitro Turpin nelle menti dei tifosi rossoneri non è dei più dolci. A tal proposito ha risposto il centrocampista Sandro Tonali, accompagnatore di Pioli nell’altra conferenza stampa di rito, su ‘Milan Tv’ con una battuta sarcastica: “La prossima volta verrà scelto un arbitro senza bandiere“. Letteralmente senza parole, invece, il tecnico emiliano il quale, dopo un sospiro perplesso, ha preferito non ‘mettere le mani avanti’ sulla difensiva. Che la resa dei conti possa avvenire direttamente sul campo.