Adriano Galliani, oggi amministratore delegato del Monza, si racconta in una lunga intervista nella quale svela il retroscena su Silvio Berlusconi
Al ‘Corriere della Sera’ il dirigente Adriano Galliani ha aperto il suo cassetto dei ricordi, sopratutto professionali. Il più importante riguarda l’epoca dei grandi successi da Ad del Milan, ma anche l’ambizioso progetto del Monza rende soddisfatto l’amministratore delegato, che prosegue nel suo sodalizio con Silvio Berlusconi.
Proprio in merito al rapporto sia d’amicizia che professionale di reciproca stima e collaborazione con l’ex Premier parla a lungo Galliani. Il dirigente racconta di aver incontrato per la prima volta il magnate della tv italiana, quando divenne socio dell’azienda Elettronica Industriale. Nell’occasione Silvio Berlusconi gli chiese di fissare dei ripetitori per le sue emittenti: “Già aveva in mente tre canali nazionali. Io obiettai perché per legge poteva averne soltanto uno regionale”.
Ovviamente Silvio Berlusconi non si fa intimorire né ostacolare nella sua veduta avanguardista e infatti Galliani racconta che nell’occasione gli risposte: “Lei faccia il tecnico e mi dica soltanto se la sua azienda può realizzare il mio progetto”.
Da quel primo confronto nacque poi un rapporto che dura tutt’oggi e che portò inizialmente alla dirigenza del Milan. Adriano Galliani prosegue: “Ero in vacanza per Capodanno del 1986 nella villa del presidente a St. Moritz, faceva molto freddo. Andammo a prendere un aperitivo al Palace e incrociammo il clan Agnelli”.
L’attuale dirigente del Monza descrive nel particolare la scena che gli si parò davanti ai propri occhi: “Agnelli con la camicia aperta, Montezemolo con il ciuffo, Jas Gawronski elegantissimo. Al confronto noi sembravamo Totò e Peppino” il racconto di Galliani. L’AD del Monza ricorda anche quel che disse Berlusconi dopo l’incontro: “Potremo fare anche noi grandi cose, ma non saremo mai come loro. Ci manca l’altezza e il coraggio di esporre il petto villoso sotto zero”. Fu proprio qualche giorno dopo quell’incontro che Berlusconi propose di acquistare il Milan.
Adriano Galliani svela anche qualche dettaglio sul rapporto personale con Silvio Berlusconi e conclude: “È la persona più buona mai conosciuta nella mia, è dolcissimo. Mai dimenticherò quello che mi ha detto sulla nostra amicizia prima di operarsi al cuore”. Ma c’è anche un altro aspetto che Galliani sottolinea: “Quando rischiai di morire a causa del Covid-19, ogni giorno telefonava al San Raffaele per sapere di me”. Nonostante questo “dopo 44 anni di amicizia non riesco a dargli del tu”.
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