Nuovo capitolo dello scontro tra la Juventus e il presidente della Uefa Ceferin: “Non può intervenire”
Si viaggia sempre su un doppio binario: campo e tribunali. E se il campo continua a dare segnali non molto incoraggianti, quelli provenienti dai luoghi dove davvero si deciderà il futuro della Juventus non sono migliori.
Ci provano in tanti a fare previsioni. Il campo ormai è un terno a lotto. Non sapendo mai con precisione con quali uomini e, soprattutto, con quale disposizione tattica Massimiliano Allegri disporrà i suoi, ci si può attendere di tutto ed il suo contrario.
Sul versante giudiziario le interpretazioni date dopo la pubblicazione delle motivazioni del Collegio di Garanzia dello Sport del Coni sul processo plusvalenze-Juventus, sembrano univoche salvo poi mettere sul tavolo millanta distinzioni per quanto riguarda le possibili sanzioni che potrebbero colpire la società bianconera.
Ogni giorno è uno stillicidio di ipotesi che abbracciano l’intero universo emotivo dei tifosi che cercano, disperatamente, di saperne di più. A chi regala sorrisi e speranze, confidando in un esito finale meno “penalizzante” e a chi inocula paure parlando di pesanti sanzioni, compreso uno scudetto revocato, a costoro, gli stessi tifosi, chiedono “chiarezza”. Ecco quindi che nel momento in cui la macchina della giustizia è in movimento è bene far riferimento a chi sa di giustizia.
L’intervista rilasciata a LaPresse dall’avvocato Cesare Di Cintio, uno dei maggiori esperti di giustizia sportiva, può essere considerata una “bussola” in un momento in cui si ascoltano le opinioni più diverse e contrastanti e si rischia veramente di “smarrirsi” nel mare delle leggi.
Partendo dalle motivazioni del Collegio di Garanzia, l’avvocato Di Cintio fa notare come queste possano rappresentare la base di una valutazione della Corte Federale d’Appello che potrebbe portare ad una penalizzazione “notevolmente contenuta” rispetto la precedente.
Questo perché, nonostante il Collegio di Garanzia abbia confermato la responsabilità degli amministratori aventi maggiori poteri, ha accolto i ricorsi riguardanti gli amministratori che non avevano “il potere di firma”, la cui responsabilità non è stata sufficientemente provata. La loro posizione dovrà essere nuovamente valutata e la loro eventuale colpevolezza provata in maniera certa.
Per quanto riguarda l’altro fronte caldo, quello degli stipendi, l’avvocato Di Cintio ritiene che il patteggiamento possa essere la strada migliore da perseguire. Qualora poi i legali della Juventus riuscissero a dimostrare “un vincolo” con il caso plusvalenze, si potrebbe giungere a una sanzione unica, ridotta e verosimilmente, di natura pecuniaria.
Riguardo poi le eventuali sanzioni che potrebbe infliggere l’UEFA, il noto esperto di giustizia sportiva è netto. Tali questioni riguardano esclusivamente la giustizia interna e fino a quando potranno essere risolte in maniera autonoma impediranno, di fatto, un intervento dell’UEFA che, qualora avvenisse, sarebbe non giustificato.
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