Sempre più insistenti le voci che vorrebbero l’addio di uno dei principali artefici dello Scudetto azzurro: ore di ansia a Napoli
Sono giorni di grande festa a Napoli per la conquista del meritatissimo Scudetto da parte della formazione allenata da Luciano Spalletti. Salvo qualche piccolo, e inevitabile, passo falso, gli azzurri hanno dominato in lungo e in largo il campionato, vincendo la competizione addirittura con 5 giornate d’anticipo.
Il meccanismo oliato dal tecnico, col materiale gentilmente messo a disposizione dal Ds Cristiano Giuntoli, assurto al ruolo di vero e proprio mago del mercato, è sembrato quasi perfetto. Ora c’è da confermarsi in Italia e da migliorare il già ottimo percorso intrapreso in Champions League.
Come in tutte le favole che sembrano perfette però, c’è già qualcosa che rischia di rovinare una gioia attesa per 33 anni. Partendo dalla situazione relativa al parco giocatori, si prevede un’estate di fuoco con tutti gli assalti (promessi e in qualche caso già in atto) per i gioielli della rosa partenopea. Da Kim – occhio alla clausola d’uscita esercitabile tra il 1 e il 15 luglio – a Kvaratskhelia per finire con Lobotka e Osimhen, i pezzi pregiati del Napoli fanno gola davvero a tutti. Ma c’è dell’altro. C’è di più. Non è, infatti, ancora certa la volontà del tecnico di continuare con il Napoli.
Il futuro di Spalletti: si addensano delle nubi pesantissime
L’accordo che lega l’allenatore di Certaldo alla società campana scade nel 2023, ma la società – come annunciato dallo stesso presidente De Laurentiis – lo ha prolungato di un anno, sfruttando l’opzione a proprio favore.
Ora però bisognerà sedersi ad un tavolo e valutare i programmi e la possibilità di un ulteriore prolungamento dell’accordo con un sostanziale adeguamento dell’ingaggio. E qui iniziano i problemi. Perchè sembra che Spalletti abbia rifiutato la prima proposta di De Laurentiis sui termini economici e non solo in vista di un matrimonio duraturo.
Secondo quanto riferito dall’account Twitter Enganche, molto vicini agli affari di casa Juve, l’ex tecnico di Roma e Inter sarebbe rimasto alquanto indispettito dalla modalità con la quale si è arrivati a discutere del rinnovo. Con una frase ad effetto pronunciata dal patron la sera stessa del pareggio della Dacia Arena, ma senza che questa sia stata preceduta da reali colloqui tra lo stesso e l’allenatore. “Che io sia confermato me lo deve dire il presidente, non voi“, replicò Spalletti ai giornalisti riferendosi al fatto che sarebbe restato a Napoli, come assicurato da De Laurentiis alla stampa. La prima proposta di rinnovo sarebbe stata dunque rispedita al mittente dall’allenatore. Ora si passa al secondo round: un match che i tifosi sperano si concluda al più presto, senza vincitori nè vinti…
