160 milioni per ricominciare: alcune operazioni di mercato potrebbero assicurare alla Juventus un importante tesoretto
Se questa stagione ha insegnato qualcosa alla società Juventus è che occorre una profonda rifondazione. Come il 2006 è stato l’anno 0 dopo lo scoppio di Calciopoli, con tutto ciò che ne è seguito, il 2023 deve essere l’anno del profondo rinnovamento a tutti i livelli.
Il 2023 è anche l’anno del centenario. A luglio del 1923 Edoardo Agnelli è diventato presidente della Juventus. Edoardo Agnelli papà, tra gli altri, dell‘Avvocato Gianni e del Dottor Umberto, nonché nonno di Andrea. Una storia infinita che racconta un legame fortissimo che dura ininterrottamente da 100 anni. John Elkann ha sinceramente sperato che si potesse festeggiare meglio questo storico anniversario ed invece andrà a cadere in una delle fasi più difficili, sotto tutti i punti di vista, della recente storia della Juventus.
Ora, da questa stagione, ci si aspetta che si possa salvare il salvabile. Fondamentale sarebbe l’approdo alla prossima Champions League. Con la penalizzazione afflittiva che sembra sempre più inevitabile, la strada più percorribile, ma anche la più difficile tenuto conto dell’avversario che si andrà ad incontrare, il Siviglia, è la vittoria dell’Europa League. Con o senza Champions occorre però fare i conti e far sì che si possa ricostruire una rosa competitiva. Cedendo si, ma bene.
Juventus, 160 milioni per ricominciare
Le ultime gestioni societarie hanno portato i conti fuori controllo e questo non aiuta certo a pianificare un progetto di profondo rinnovamento che è ciò di cui necessita la Juventus.
In questa situazione è più che mai fondamentale più che acquistare bene, vendere bene. E’ una difficoltà che la Juventus si porta dietro da tempo, fin ai tempi d’oro del duo Marotta–Paratici. Grandi acquisti a costi accessibili o addirittura a parametro 0, ma qualche cessione a prezzo di saldo dove invece si sarebbe potuto, e dovuto, ottenere di più. Ora in questa fase di difficoltà economica quasi estrema, occorre cercare di ricavare il massimo da alcune partenze. In casa Juventus si valuta una possibile cessione del portiere della nazionale polacca, Wojciech Szczesny, il cui contratto scadrà a giugno 2024. Su di lui diversi club inglesi.
Vi sono poi due giocatori come Weston McKennie e Denis Zakaria, entrambi in prestito, il primo al Leeds, il secondo al Chelsea, che potrebbero portare ulteriore liquidità nelle casse della Juventus attraverso i rispettivi riscatti o cessioni a titolo definitivo ad altri club. Poi vi è l’ipotesi della cessione più dolorosa, quella che però potrebbe assicurare anche il maggior introito con tanto di plusvalenza. Dusan Vlahovic ha patito più di altri, fisicamente, psicologicamente e tecnicamente questa dannata stagione bianconera. Quattro nomi che, tra cartellino ed ingaggi, potrebbero portare nelle casse della Juventus 150-160 milioni di euro. Un capitale da poter poi reinvestire. Bene, possibilmente.