Il ritorno di Diaz al Real Madrid blocca l’arrivo di Aouar dal Lille, cosa dice la storia recente del Milan con i colpi a parametro zero.
Il Milan sta per entrare nel momento decisivo della stagione, ma la società guarda già al futuro. In attesa di capire l’epilogo di situazioni che si stanno protraendo da tanto tempo, come il rinnovo di Leao, il Diavolo pensa al secondo colpo a parametro zero per il 2023-24. Si tratta di Houssem Aouar, centrocampista 24enne in procinto di lasciare il Lione.
Il Milan che verrà inizia a prendere forma già da ora. I movimenti a Milanello sia in entrata che in uscita lasciano intendere che nei mesi estivi ci sarà parecchio “traffico” ed il club non vuole farsi trovare impreparato. Ecco perché dal momento in cui Brahim Diaz probabilmente tornerà al Real Madrid, il Milan ha già individuato in Houssem Aouar il sostituto ideale. Il franco-algerino è in scadenza di contratto ed il suo ingaggio sarebbe un affare, almeno sulla carta.
L’altro innesto già definito per la stagione che verrà è stato l’ampiamente preannunciato Marco Sportiello, che farà il secondo di Mike Maignan dopo le insicurezze vissute quest’anno con Ciprian Tatarusanu. I tifosi però incrociano le dita, perché dati alla mano l’ultimo grande acquisto del Milan a zero infatti risulta essere Zlatan Ibrahimovic, tornato in rossonero al termine della sua avventura americana. Prima di lui invece per trovare qualcuno che non abbia tradito le aspettative bisogna arrivare fino a Mark Van Bommel, più di 10 anni fa.
Milan e acquisti a parametro zero: più flop che top
La storia degli affari del Milan a parametro zero non è particolarmente ricca di rivelazioni, ma con i tempi che cambiano i tifosi sperano che questo trend subisca una sostanziale inversione di marcia. Così non è stato ad esempio con Divock Origi. L’uomo dai gol pesanti col Liverpool tra infortuni e prove scialbe non ha decisamente dato il contributo che si sperava quest’anno a Milano.
Lo storico dei neo-acquisti arrivati in rossonero da svincolati è caratterizzato soprattutto da delusioni e meteore, oppure calciatori che nel migliore dei casi si sono accesi a intermittenza. Come Jeremy Menez, che in un Milan in piena banter era è stato capace di giocate da campione, ma anche tanta discontinuità.
Qualche stagione prima del francese i rossoneri pensavano di aver fatto un affare e trovato il nuovo Pirlo accogliendo l’allora 27enne Riccardo Montolivo, svincolatosi dalla Fiorentina. L’ex-viola nonostante i 7 anni in rossonero e la fascia di capitano, non ha lasciato affatto un buon ricordo nella tifoseria milanista.