Giovanni Galli, ex portiere di Fiorentina, Milan e Napoli e due volte campione d’Europa con i rossoneri, commenta IN ESCLUSIVA per CalcioToday l’imminente sfida in Champions League tra Pioli e Spalletti: una partita che potrebbe sovvertire ogni pronostico, nonostante il divario di punti in campionato tra le due squadre.
La Champions League entra nel vivo con i quarti di finale. Oltre all’impegno dell’Inter con il Benfica, a catturare l’attenzione dei tifosi italiani è soprattutto il ‘derby’ tra i campioni d’Italia e i partenopei. Per parlare della doppia sfida tra rossoneri e azzurri, abbiamo intervistato Giovanni Galli: ex portiere che tra la fine degli anni ottanta e l’inizio dei novanta ha giocato sia a Milano che a Napoli.
“La Champions League è da sempre una competizione a parte – spiega Galli – Il dettaglio, il particolare, ma anche un arbitraggio diverso da quello a cui siamo abituati in Italia possono fare la differenza. Sarà una partita ad alti ritmi, intensa, con un livello dello scontro atletico decisamente superiore alla Serie A. Chiaro che se oggi, così sulla carta, dovessimo valutare il cammino in campionato direi Napoli 51%-Milan 49%, ma come detto la Champions può ribaltare tutto“.
Hai dichiarato che questo Napoli ti ricorda il Milan di Sacchi. Perché e in cosa?
“Perché gioca ad alta intensità. La partita non la subiscono, la vogliono giocare loro, vogliono essere padroni della partita, ed è una cosa che era nelle caratteristiche proprio di quel Milan. Il Napoli è una squadra organizzata, gioca molto per l’attacco, per fare gol e vincere, non si fermano sull’1-0 ma continuano a macinare gioco. Hanno la stessa mentalità che Sacchi all’epoca cambiò. Il club poi ha avuto coraggio. Giuntoli ha avuto la forza di consigliare a De Laurentiis che era arrivato il momento di cambiare alcuni giocatori. Hanno un allenatore molto bravo e preparato e certi giocatori che magari erano stati messi da parte, hanno ritrovato la voglia di tornare ad essere protagonisti“.
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Guarda l’intervista completa a Giovanni Galli
Milan o Napoli, in semifinale, potrebbero trovare l’Inter. Come giudichi l’impegno dei nerazzurri?
“La partita con i portoghesi non è semplicissima. Il Benfica è un club che, nonostante le cessioni, riesce sempre a proporre una squadra altamente competitiva, altrimenti non sarebbe arrivato ai quarti di finale. Sarà difficilissima e ci vorrà una grande Inter per superare il turno“.
In Europa si sta facendo valere anche la Fiorentina…
“Italiano ha preso una squadra depressa che arrivava da stagioni di sofferenza. È stato bravo a portare un’idea di calcio propositivo e a ridare un gioco convincente dopo le cessioni. Probabilmente le due competizioni, alle quali non erano abituati club, allenatore e gli stessi giocatori, hanno tolto qualcosa in questa stagione e la squadra ha pagato a caro prezzo la gestione del doppio impegno. La Fiorentina rimane comunque una squadra che diverte. Oggi se vai a vedere i viola magari non sai come andrà a finire la partita, ma non puoi certo imputare ai giocatori la mancanza di coraggio e la voglia di vincere“.
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