Giorgio Pasotti, noto attore e regista di diversi film di successo, racconta la sua passione per l’Atalanta in un nuovo progetto podcast dal titolo ‘Di padre in figlia’. Prodotta da Dr. Podcast per Leovegas.News, magazine online e Digital Content Partner della formazione orobica, la serie è composta da sette episodi di 5 minuti ed è disponibile su Spotify.
Ci sono storie che vale la pena tramandare ai propri figli. Una di questa è quella che vede come protagonista una splendida Dea. A raccontare i momenti più suggestivi della storia dell’Atalanta è Giorgio Pasotti che, da buon tifoso nerazzurro, ha accettato di condividere ricordi e aneddoti della sua passione per il club orobico. Da pochi giorni è infatti disponibile una nuova serie podcast, che vede il 49enne attore bergamasco spiegare alla figlia che dovrà nascere cosa significa essere un tifoso dell’Atalanta.
“Tifare Atalanta per un bergamasco è qualcosa che va anche ben oltre il fatto sportivo – spiega Pasotti nell’intervista rilasciata in esclusiva a CalcioToday – In una città piccola come quella di Bergamo, quando ancora non c’erano i social, all’epoca l’Atalanta veniva considerata come un punto di riferimento e di socializzazione. Andare allo stadio, al di là della passione, significava soprattuto creare un’emozione da vivere con i tuoi amici e anche con chi non conoscevi“.
Guarda la video intervista completa a Giorgio Pasotti
L’Atalanta è diventata negli anni un modello da seguire. Dove può arrivare secondo te?
“È una società che ha saputo reinventarsi e investire le risorse economiche nella giusta direzione. Va fatto un plauso enorme a tutti, a partire dall’amatissimo Ruggeri fino ad arrivare al presidente Percassi e agli stranieri che mi pare stiano entrando nella società. In questi 40 anni abbiamo visto giocare campioni veri, cito ad esempio Donadoni che per me aveva un estro calcistico al pari di Messi e Maradona, ma che non ha avuto la loro fortuna“.
“Gasperini è stato la punta di diamante, ha trovato quel terreno fertile che altrove non aveva mai trovato – aggiunge Pasotti – È sempre stato un allenatore capace e con una visione molto precisa e a Bergamo ha sfruttato l’alchimia tra società, calciatori, ambiente, città e tifosi. Lui è riuscito a farlo e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Oggi l’Atalanta se la gioca con qualsiasi squadra europea“.
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