Giacomo Raspadori è uno dei gioielli del Napoli capolista: il retroscena sul voto preso alla maturità lascia sorpresi i tifosi azzurri.
Il Napoli si appresta a giocare una delle partite più sentite e importanti della stagione. Al Maradona arriverà la Juventus in uno scontro diretto che potrebbe quasi chiudere o riaprire la corsa scudetto. Tra le armi a disposizioni di Spalletti c’è anche Giacomo Raspadori, uno dei gioielli più preziosi di una squadra che continua a stupire.
Dopo la prima sconfitta stagionale contro l’Inter, il Napoli si è ripreso subito in campionato tornando alla vittoria contro la Sampdoria. Un risultato che fa mantenere a distanza di sicurezza le inseguitrici, staccate di diversi punti in classifica.
Nello specifico sono sette le lunghezze che separano la Juve e il Milan dagli azzurri ancora saldamente al comando della Serie A. La 18.a giornata però, nonostante non si ancora finito il girone d’andata, rappresenta un passaggio fondamentale per il campionato.
Raspadori tra calcio e scuola: il retroscena è curioso
Si avvicina il big match contro la Juve ma Spalletti ha già le idee molto chiare sulla formazione. Il Napoli non dovrebbe cambiare rispetto alle ultime uscite, lasciando ancora in panchina Raspadori che però può diventare la scheggia impazzita nella ripresa.
L’ex Sassuolo non è un titolare degli azzurri ma è ritenuto comunque molto importante perché può cambiare la partita a gara in corso. In ogni caso è appena arrivato e già si è messa in bella mostra quando ha trovato spazio, soprattutto in Champions League.
Insomma il suo acquisto ha soddisfatto tutti e lo stesso diretto interessato è felice della sua scelta. In un’intervista rilasciata a DAZN ha ripercorso un po’ questi primi mesi, rivivendo i primi traguardi e raccontando anche qualche aneddoto del suo passato non solo calcistico.
Per esempio, durante la lunga chiacchierata, ha parlato del suo rapporto con la scuola che doveva dividere col pallone: “Me la cavavo bene, la mia famiglia mi ha trasmesso dei valori per cui devi impegnarti al massimo per portare a termine le cose. Nessuno dei due impegni toglie qualcosa all’altro, puoi farli convivere insieme e imparare da entrambi”.
Un ragazzo modello che si è iscritto anche all’università dopo aver superato la maturità: “Faccio la facoltà di Scienze Motorie e mi è capitato di dare un esame anche prima di una partita. Alla maturità ho preso 79, in italiano avevo 8, matematica 6, storia 7 e inglese 7″.