L’x attaccante bianconero insiste e firma una procura ad uno studio legale italiano per visionare le carte dell’inchiesta ancora una volta
Cristiano Ronaldo non molla la presa. E va avanti nella sua richiesta di visionare le carte dell’inchiesta relativa alla Juve. L’ex giocatore bianconero non si arrende e ci riprova andando all’assalto della Procura di Torino. CR7 rivuole i suoi soldi, quei famosi 20 milioni che risulterebbero nella carata “che deve restare segreta“.
Per quel che riguarda la richiesta di accesso agli atti, la procura ha dato parere favorevole: Ronaldo ha chiesto una copia delle carte dell’indagine per verificare l’esistenza di documenti che riguardano la sua posizione di credito nei confronti della Juventus.
Tempo fa, gli inquirenti avevano respinto la precedente richiesta ritenendo che la domanda ricevuta fosse generica e con elementi contraddittori, ma adesso la situazione è diversa. E l’asso portoghese non ci vuole assolutamente rinunciare perché vuole andare a fondo a questa cosa e perché soprattutto vorrebbe i soldi che gli sono stati garantiti.
Non solo Cr7 pure gli azionisti fanno richiesta di accesso agli atti
La nuova istanza di Cristiano Ronaldo pare sia stata ritenuta meglio circostanziata e sicuramente meglio redatta dal punto di vista legale, l’unico modo per non incontrare più l’opposizione della procura.
Ma quella di Ronaldo non è stata l’unica istanza di accesso agli atti. Ce ne sarebbero diverse in via di definizione anche da parte gli azionisti che vogliono conoscere nel dettaglio le prove raccolte contro la Juventus.
Sono già almeno sedici le domande ricevute, ma ogni giorno se ne aggiungono di nuove. I titolari delle azioni (alcuni sono già individuati parti offese) si stanno insomma muovendo, chi singolarmente e chi tramite le associazioni dei consumatori, per costituirsi parte civile contro la Juventus.