Addio Mihajlovic, il pensiero di un uomo contro: le idee forti di un guerriero- VIDEO

Addio Mihajlovic, il pensiero di un uomo contro: le idee forti di un guerriero. L’ex campione serbo scomparso oggi non si è mai nascosto

Il mondo del calcio piange la scomparsa, per molto del tutto improvvisa, di uno dei personaggi che hanno contribuito a renderlo così popolare. Sinisa Mihajlovic non è riuscito a sconfiggere il terribile male che lo aveva aggredito tre anni e mezzo fa nel pomeriggio di questo 16 dicembre se n’è andato per sempre. La sua vita terrena si è conclusa a soli 53 anni, ma è tanto quello che ci resterà di lui.

Mihajlovic addio
Sinisa Mihajlovic – Calciotoday.it

Un patrimonio fatto di passione e amore per lo sport e il calcio, ma non solo. Mihajlovic è stato un uomo dalle idee mai banali, spesso decise e perchè no, anche divisive. Ma la banalità e il politicamente corretto non gli sono mai appartenuti, Sinisa sapeva andare dritto al cuore dei problemi, senza girarci troppo intorno. Era serbo e orgoglioso di esserlo e non si è mai tirato indietro nell’esporre il suo pensiero, anche quando sapeva di andare incontro alle critiche.

Mihajlovic cuore serbo che non ha mai smesso di battere

Da giovane ha vissuto gli orrori della guerra civile, lui nato da padre serbo e madre croata. Ma Sinisa ha sempre difeso il suo popolo, le sue radici. Parole come storia, identità e nazione hanno sempre avuto per lui un significato profondo. Ed è proprio questa profondità di sentimenti che spinse Mihajlovic nel lontano 1999 a sostenere il governo serbo di Slobodan Milosevic contro i raid della Nato.

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Siamo un popolo orgoglioso“, raccontò in una delle sue tante interviste ricche di spunti di riflessione. In quella circostanza fu il Corriere della Sera a raccogliere le sue idee, anche in quella circostanza espresse con coerenza e decisione: “Certo, tra noi abbiamo sempre litigato, ma siamo tutti serbi. E preferisco combattere per un mio connazionale e difenderlo contro un aggressore esterno“.

In quel caso l’aggressore esterno era l’esercito dell’Alleanza Atlantica, coordinato dagli Stati Uniti. Non un nemico qualsiasi. Tutto dunque era riconducibile alla sua identità nazionale, alle sue origini. Una terra, quella dell’ex Jugoslavia, da cui si era allontanato solo materialmente trent’anni fa, mai però con il cuore e i sentimenti. Anche per questo Sinisa Mihajlovic ci mancherà molto.

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