Amrabat faro del Marocco ai Mondiali: il messaggio per la Fiorentina

Amrabat è il leader del Marocco e uno dei migliori centrocampisti ai Mondiali in Qatar. Come cambia il suo gioco rispetto alla Fiorentina

“Amrabat sta giocando i Mondiali come fossero partite qualsiasi. Ha dimostrato grande personalità e tutta la sua affidabilità”. Parola di Abderrazzak Jadid, uno dei primi calciatori marocchini nel calcio italiano. L’ex centrocampista che ha giocato in Serie A a Brescia e Parma è intervenuto in diretta su Twitch TvPlay per raccontare il sogno del Marocco in semifinale.

Amrabat faro del Marocco ai Mondiali: il messaggio per la Fiorentina
Amrabat faro del Marocco ai Mondiali: il messaggio per la Fiorentina (ANSA)

Jadid si è soffermato inevitabilmente su Amrabat, che si può considerare uno dei migliori centrocampisti di Qatar 2022. “E’ un grande professionista, carismatico, Vincenzo Italiano non ne può fare a meno. Penso diversi club saranno a fare la coda per lui” ha detto nel suo intervento.

Alla Fiorentina, dove gioca spesso come uno dei due registi di centrocampo accanto a Mandragora, si prende più libertà d’azione. Copre una porzione di campo più estesa, soprattutto in ampiezza. Il ct marocchino Regraoui, invece, gli chiede soprattutto di rimanere come schermo davanti alla difesa e di proteggere gli spazi fra le linee.

E’ Amrabat, infatti, l’elemento chiave del 4-1-4-1 diventato con il passare degli incontri così indecifrabile per le nazionali avversarie. Un modulo interpretato con evidente solidità difensiva: altrimenti il Marocco non avrebbe subito un solo gol finora in cinque partite.

Se la nazionale marocchina ha mantenuto la porta inviolata sia contro la Spagna sia contro il Portogallo di Cristiano Ronaldo, è anche merito delle due mezzali che hanno coperto gli spazi di mezzo togliendo libertà di manovra. Amrabat fa da supporto, marca a zona e raddoppia dove serve.

Un compito non semplice, perché richiede capacità di rapida lettura delle situazioni, doti di scanning come quelle di cui parlava Pep Guardiola a proposito di Messi.

Mondiali, come Amrabat è diventato il faro del centrocampo

Mondiali, come Amrabat è diventato il faro del centrocampo
Mondiali, come Amrabat è diventato il faro del centrocampo (ANSA)

Regraoui chiede ad Amrabat flessibilità, pensiero veloce e un elevatissimo livello di concentrazione. Qualità che, sotto pressione, rischiano di perdersi. Ma se giochi “il Mondiale come partite qualsiasi” allora riesci meglio a isolarti dal contesto e a mantenere un focus totalizzante sul presente, sul momento.

L’aspetto che più impressiona del rendimento di Amrabat con la nazionale ai Mondiali in Qatar è l’enorme quantità di spazio che ha coperto senza palla. Spesso infatti, la sua presenza serve a garantire ad Hakimi protezione quando scatta in avanti sulla fascia destra.

Non meno importante il suo contributo in fase di possesso, quando il Marocco occupa il campo secondo un 4-3-1-2 o un 4-3-2-1. Amrabat allora diventa un jolly sia per la capacità di superare le linee di pressing avversarie con precisi passaggi filtranti, sia per gli inserimenti alle spalle degli avversari.

A questo punto, con un Hakimi ritrovato, uno Ziyech generoso come non mai, tutto può davvero succedere. “E’ un sogno che si sta piano piano realizzando per tutto il popolo arabo” ha detto Jadid a Tv Play.

La sfida contro la Francia si presenta improba, ma in fondo lo erano anche quelle contro Spagna e Portogallo. “Sarà una partita accesa per mille motivi, sia sul campo che fuori, il rischio è che ci sia qualche disordine” ha detto il giornalista Fabrizio Biasin a TvPlay.Per me il rapporto è 7 a 3, lascio qualche speranza al Marocco di farcela”.

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