Manolo Portanova al centro delle critiche. L’inchiesta nei confronti del calciatore complica gli equilibri anche in famiglia: parla il papà.
Manolo Portanova, luci e ombre sul futuro. Il centrocampista del Genoa sta vivendo un’epopea particolare che mescola giustizia e sport. Il calciatore è, infatti, al centro di una complessa inchiesta che lo vede condannato in primo grado a 6 anni di reclusione per stupro: violenza sessuale di gruppo è l’accusa, per fatti risalenti a fine maggio del 2021. Da quest’assunto sono cominciate le ripercussioni: Portanova, com’era presumibile, finisce nella gogna mediatica.
Il Genoa non prende posizione e attende la fine del processo, nel frattempo il calciatore è disponibile e viene convocato per la partita contro il Sud Tirol. Parte la polemica sui social: il giocatore passa dalla possibile titolarità alla tribuna su pressione dei tifosi che avrebbero preferito un’altra strada da parte dei rossoblù. Magari un’alternativa più netta al silenzio assordante sulla vicenda delle ultime settimane.
Manolo Portanova, il padre lo difende: commovente messaggio social
Dalla Lanterna continua il garantismo, ma non si placa il dissenso: per questo il giocatore non viene neppure convocato contro l’Ascoli. Allora scende in campo – è il caso di dirlo – suo padre Daniele: “Figlio mio, nutriti sempre delle cattiverie, l’innocenza non si paga”, il commento dell’uomo. Sempre al fianco del figlio, nel momento più difficile della propria carriera.
Quello che serve è attesa e compostezza: l’uomo – rispetto alle tante stoccate emerse – ha lanciato un dardo a difesa di un affetto sconfinato. Il processo va avanti, ma la gogna mediatica è lastricata di intervalli. Questo era il primo, ne seguiranno tanti altri. Perchè questa, di partita, non è ancora finita.