Paulo Dybala non ha giocato nemmeno un minuto finora ai Mondiali. Il commento di Emiliano Viviano a TvPlay sulla bocciatura della Joya
I 120 minuti più recuperi e rigori di Argentina-Olanda hanno offerto almeno due verità sulla nazionale Albiceleste. Hanno detto che il grande promosso, il leader unico della Seleccion, è Leo Messi. E insieme che in questa nazionale c’è un grande bocciato, Paulo Dybala.
Non c’è gioia per la Joya in Qatar. Il ct Scaloni non l’ha schierato mai, nemmeno per un minuto. Dybala ha osservato dalla panchina le sfide del girone contro Arabia Saudita, Messico e Polonia. Ha visto Scaloni passare dalla difesa a quattro alla difesa a tre. Si è visto scavalcato da un Papu Gomez tutt’altro che indimenticabile, e da Alexis MacAllister, figlio e nipote d’arte che ha ereditato senza particolare piacere il soprannome del padre, Colo (Rosso). Ed è diventato un elemento tatticamente imprescindibile della squadra in Qatar.
Nemmeno la fase a eliminazione diretta ha cambiato lo scenario per l’attaccante della Roma. Dybala è rimasto a guardare sia il 2-1 all’Australia, messa ko dal gol numero 1000 da professionista di Messi e dalla rivelazione del Mondiale, Julian Alvarez, sia contro l’Olanda.
E’ vero che non è arrivato in Qatar fisicamente al meglio, ma a questo punto la bocciatura è evidente. Nemmeno il ct Scaloni si nasconde più. “Dybala sta bene ma non siamo riusciti a inserirlo. Ho 26 giocatori, diamo spazio a chi riteniamo necessario” ha detto Scaloni prima del quarto di finale contro gli olandesi.
Viviano: “Dybala occuperebbe gli stessi spazi di Messi”
Secondo il portiere del Karagumruk Emiliano Viviano, intervenuto in diretta su Twitch TvPlay, Dybala non gioca nell’Argentina perché “occuperebbe nel campo gli stessi spazi di Messi”.
E Messi sta dando spettacolo. “Ha dato un pallone incredibile per il primo gol, si conferma come il giocatore più forte del mondo” ha commentato Viviano. Trascinatore assoluto, ha inciso sul quarto di finale mondiale con un assist spettacolare per Molina e il rigore del 2-0, ma come contro l’Australia il suo contributo ha rischiato di essere vanificato.
Quello che lo rende un extraterrestre, ha detto Viviano partendo dalla giocata no-look per la rete del vantaggio dell’Albiceleste, “è l’essere consapevole che a 36 anni non può dribblarli tutti. Allora arretra su altre posizioni e resta decisivo. Lo vede, senza guardarlo mai, e gli dà un pallone perfetto, è roba che si fa alla PlayStation a campo largo. Messi in questo Mondiale sta trascinando da solo l’Argentina”.
Con un Messi così, che sta scatenando non pochi paragoni con il Maradona del Mondiale 1986, per Dybala potrebbe diventare sempre più difficile trovare spazio. Tanto che, ha concluso Viviano, convocare la Joya ai Mondiali è stato di fatto un errore. “Invece di portare lui, si poteva scegliere un attaccante con caratteristiche diverse”.