Da Onana-Song a Balotelli-Mancini: 4 liti indimenticabili tra giocatori e allenatore

Quella tra Onana e Song non è certo la prima delle liti tra un giocatore ed il suo allenatore: eccone altre 4 molto celebri.

Un video dell’allenatore del Camerun Rigobert Song spiega meglio i contorni della lite che ha portato all’esclusione dalla squadra, dopo la prima partita, di André Onana. “Chi sei tu per non parlare con me?!”, si stente esclamare l’allenatore al telefono, raccontando la vicenda. Una frattura totale, che per motivi disciplinari ha obbligato il ct ed il presidente della Federazione, Samuel Eto’o, ad allontanare l’estremo difensore dell’Inter dal ritiro.

Da Onana-Song a Balotelli-Mancini: 4 liti indimenticabili tra giocatori e allenatore
Da Onana-Song a Balotelli-Mancini: 4 liti indimenticabili tra giocatori e allenatore (Ansa)

Una lite consumatasi rapidamente, che nel Camerun hanno cercato di dimenticare al più presto, senza però riuscire a passare il girone del Mondiale. Una lite che può aver condizionato e non di poco il gruppo, e che fa capire quanto importante sia l’alchimia in uno spogliatoio.

D’altronde, quella tra Song ed Onana non è certamente la prima lite in un palcoscenico così importante, e che quanto meno faccia così tanto rumore. Abbiamo raccolto infatti altre famose liti che hanno segnato la mente dei tifosi, conservandosi un posto tra gli le liti più famose della storia del calcio.

Non solo Onana-Song: anche Beckham e Balotelli protagonisti di liti pesanti

Non solo Onana-Song: anche Beckham e Balotelli protagonisti di liti pesantiNon solo Onana-Song: anche Beckham e Balotelli protagonisti di liti pesanti
Non solo Onana-Song: anche Beckham e Balotelli protagonisti di liti pesanti (Ansa)

Restando nel calcio italiano, ce ne sono in particolare due dai contorni però troppo poco chiari. Su tutte, quella avvenuta nei silenzi tra Luciano Spalletti e Francesco Totti, nella seconda avventura del toscano sulla panchina giallorossa, ma anche quella, di appena due stagioni fa, tra Gian Piero Gasperini e Alejandro Gomez.

Per trovare una lite quantomeno paragonabile, a quella avvenuta nel Camerun, però, abbiamo scelto di tornare indietro di 48 anni, ai Mondiali di Germania del 1974. In molti, in Italia, la ricorderanno benissimo. Protagonisti Giorgio Chinaglia ed il ct Ferruccio Valcareggi, in una Nazionale che era divisa in due blocchi, quello di Sandro Mazzola e quello – appunto di Chinaglia.

L’atmosfera era incandescente già alla vigilia, ma nella partita d’esordio contro Haiti arrivò “la goccia che fece traboccare il vaso”. Chinaglia venne infatti sostituito, e nell’avvicinarsi alla panchina mandò “a quel paese” tutta la panchina (con un chiarissimo labiale) ed in particolare il suo allenatore. Negli spogliatoi, poi, la sua furia fu ancora peggiore: sei bottiglie di vetro spaccate contro le pareti. E leggenda narra che, quella notte, l’ex attaccante scappò e non si fece più vedere.

Per andare a due icone del calcio oltremanica, invece, basta fare un “piccolo” salto al 2003. Spogliatoio del Manchester United, appena sconfitto dall’Arsenal. Lo storico allenatore dei Red Devils, Sir Alex Ferguson, non risparmia nessuno, neanche la sua stella, David Beckham. Lo Spice Boy, tuttavia, osa rispondergli, provocando l’incredibile reazione dell’allenatore. Calcio ad una scarpa, che finisce sull’occhio del numero 7. Come premio, per lui, anche punti di sutura.

Del 2 maggio 2012, però, è la lite più celebre, tra le recenti, avvenute in Serie A. Siamo a Firenze, e l’allenatore Delio Rossi richiama in panchina Adem Ljajic, che apparentemente reagisce meglio di Chinaglia. Sedutosi in panchina, il serbo comincia però a dirne di tutti i colori al suo mister, che non ci vede più. Così inizia l’epico “testa contro testa” che obbliga tutti i vicini a separare i due.

Sette mesi dopo, un’altra famosa lite, ripresa da BCC. La città è ancora Manchester, sponda City. Riflettori puntati soprattutto su Roberto Mancini, che guida l’allenamento. L’ex Inter intima ai suoi ragazzi di non esagerare con le entrate, ma qualcuno non lo ascolta a dovere. È Mario Balotelli, che entra durissimo su un compagno e scatena l’ira di Mancini. Quest’ultimo si avvicina e comincia pesantemente a strattonarlo, anche se poi l’allarme rientra.

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