Cristiano Ronaldo, è rottura con il Portogallo? La domanda pervade gli spogliatoi del Qatar: la verità secondo Emanuele Gamba di Repubblica.
Cristiano Ronaldo senza pace. Non finiscono i problemi per CR7, la panchina prolungata contro la Svizzera potrebbe ripetersi nella gara con il Marocco. Questo è il leitmotiv che il CT intende portare avanti, ma tra il dire e il fare ci sono di mezzo le polemiche: Ronaldo non è esattamente il tipo che sta seduto e accetta le indicazioni del tecnico.
Motivo – tra gli altri – per cui ha perso il treno che portava a Torino (sponda bianconera) e a Manchester: problemi di compatibilità con l’allenatore. Prima Allegri poi ten Hag. Due facce della stessa medaglia. Si sentiva e si sente poco stimato. Forse perchè non fa più la differenza come un tempo, non accetta di giocare meno e sbotta. Una serie di considerazioni che gli addetti ai lavori fanno da tempo, ora i problemi arrivano anche con la Nazionale: Cristiano Ronaldo in panchina diventa un caso, con tanto di ipotesi divisive.
Cristiano Ronaldo, il “patto scacciacrisi” con Santos: prima il Portogallo
La crisi c’è, ma probabilmente è nella testa di CR7 che deve fare i conti con questo nuovo periodo e ritrovarsi: il rapporto con Santos, secondo le ultime indiscrezioni, sembrerebbe buono. Emanuele Gamba, giornalista di Repubblica, direttamente dal Qatar, ai microfoni di TvPlay.it, tira le somme di questa situazione: “Cristiano Ronaldo sa benissimo quanto è importante fare un Mondiale – dichiara – anche se da subentrato qualora dovesse vincerlo sarebbe un traguardo immenso. Tra vent’anni nessuno si ricorderà che lo avrà fatto da riserva”.
Il cronista, sulle pagine di Calciomercato.it e intervistato da TvPlay.it, usa parole nette e circostanziate: Ronaldo è cosciente di quello che sta succedendo. Il rapporto con l’allenatore è controverso, ma risolvibile. Deve capire soltanto cosa fare dopo il Mondiale, ma adesso non è il problema primario. Occorre innanzitutto fare i conti con l’immediato futuro e se, contro il Marocco, riuscirà a fare la differenza anche partendo dalla panchina. Santos ci spera, e non solo lui: trasformare i fischi in applausi è possibile, ma non scontato. Nè tantomeno semplice, ma a Ronaldo le sfide sono sempre piaciute.