Marocco, si smorza la polemica sui tifosi: “Che spettacolo!”. L’entusiasmo dei sostenitori marocchini in varie città italiane ha scatenato le reazioni più disparate
Delle otto squadre qualificate ai quarti di finale dei campionati del mondo del Qatar, sette hanno rispettato i pronostici della vigilia. L’unica eliminazione davvero a sorpresa avvenuta finora è quella della Germania, uscita clamorosamente alla fase a gironi. Poi c’è l’ottava squadra, la meno attesa ma una delle più meritevoli, il Marocco.
La nazionale nordafricana ha prima conquistato la qualificazione agli ottavi vincendo il proprio raggruppamento, lasciandosi alle spalle nazionali come la Croazia e il Belgio e poi ha compiuto il suo capolavoro eliminando agli ottavi la favorita Spagna al termine della lotteria dei calci di rigore.
E ora ai quarti affronterà l’altra nazionale della penisola iberica, il Portogallo, che è stato capace di rifilare un tennistico 6-1 alla Svizzera nonostante Cristiano Ronaldo sia rimasto in panchina. Una gara sulla carta quasi proibitiva, ma Hakimi e compagni hanno dimostrato di poter compiere qualsiasi impresa.
Ma se la nazionale marocchina ha raccolto ampi consensi, non si può dire lo stesso dei suoi sostenitori che hanno invaso le strade di molte città europee per celebrare il successo della loro squadra. In Italia soprattutto al nord sono stati in migliaia a dar vita a veri e propri caroselli entusiastici. Talvolta lasciandosi andare a qualche eccesso.
Marocco, l’agente di Cheddira: “I tifosi sono spettacolari”
A Verona però alcuni sostenitori assolutamente pacifici sono stati aggrediti con brutale violenza da alcuni facinorosi in possesso di catene e bastoni. Un episodio a dir poco increscioso che ha scatenato un duro dibattito a livello politico.
A tentare di rasserenare gli animi ha pensato Bruno Di Napoli, il procuratore di Walid Cheddira, 24enne centravanti italo-marocchino del Bari che ha fatto il suo esordio ai Mondiali proprio contro la Spagna. Di Napoli ha elogiato il comportamento dei tifosi del Marocco.
“Ho avuto un primo impatto con i tifosi del Marocco quando sono andato in Spagna a vederlo. Sono rimasto impressionato, sono ovunque, qua in Qatar è come se giocassero in casa. C’è un entusiasmo spettacolare e nella stragrande maggioranza sono assolutamente pacifici. Il Marocco si è praticamente trasferito qui“.
