La Croazia a suo modo il Mondiale l’ha già vinto, o almeno sarebbe così se ci fosse un premio per la tifosa più sexy, grazie a Ivana Knoll.
Comunque vada a finire la Croazia si è sicuramente già aggiudicata un titolo in questo Mondiale. Quello per la tifosa più sexy, nonostante la concorrenza ci sia e anche agguerrita. Nessuna ha fatto scalpore quanto Ivana Knoll in Qatar 2022 e i follower su Instagram schizzano alle stelle. Il peso della “corona” però non è affatto leggero, scopriamo il motivo.
Chi si aspettava un Mondiale all’insegna della sobrietà, sia in ambito squisitamente etilico, che per quanto riguarda gli outfit, beh forse si è sbagliato. Fortunatamente c’è molto altro oltre alle immagini deprecabili degli argentini e messicani che avevano alzato un po’ troppo il gomito. Infatti contro ogni aspettativa è stato ancora la Coppa del Mondo delle tifose e anche quest’anno c’è una vincitrice.
Si tratta di Ivana Knoll, che ha sbaragliato la concorrenza riconfermandosi a distanza di 4 anni, dopo essersi fatta notare già in Russia, quando la sua Croazia è arrivata seconda. Molto difficile non notarla con i suoi abiti rigorosamente a quadretti rossi e bianchi, ma cosa rischia a vestirsi così in Qatar?
Ivana Knoll e la provocazione Mondiale
Ivana Knoll ormai è una star, da quando è diventata la reginetta del Mondiale anche i suoi follower Instagram sono aumentati a dismisura, superando abbondantemente la soglia del milione, ma a che prezzo? Per ora nessuno, ma i rischi ci sono. Il suo abbigliamento infatti viola gli standard consentiti dalla polizia locale, ma per ora le autorità fanno buon viso a cattivo gioco.
Le leggi del Qatar infatti avevano imposto un regolamento piuttosto rigido sull’abbigliamento femminile negli stadi. Le donne sarebbero tenute ad indossare pantaloni o gonne lunghe, oltre che coprire sia le spalle che il collo.
“Credevo che non ci sarebbero state restrizioni, anche se la Coppa del Mondo si fosse svolta in Qatar – ha dichiarato la star croata – Poi sono venuta a sapere delle regole e sono rimasta sconvolta. Ho pensato: ‘Oh mio Dio, non ho nemmeno i vestiti per coprire questo’. Mi sono arrabbiata perché non sono musulmana, ma se noi in Europa rispettiamo l’hijab e il niqab, credo che anche loro dovrebbero rispettare il nostro stile di vita“.