La UEFA ha aperto un’indagine contro la Juventus. Umberto Lago, l’ex presidente della camera investigativa, ha raccontato gli scenari a Tv Play
Il Consiglio d’Amministrazione della Juventus ha votato le modifiche sul bilancio 2022 che ancora deve essere approvato. Il CdA straordinario si è riunito come un atto dovuto dopo le contestazioni della Consob, dei revisori e della Procura di Torino.
La Juventus ritiene comunque di aver agito sempre dentro l’alveo delle regole. Intanto la Procura, che ha emanato le richieste di rinvio a giudizio per i club e gli altri dodici indagati, attende che venga fissata l’udienza preliminare. Dopo quanto emerso nelle ultime settimane a proposito della manovra stipendi e dell’accordo per cancellarne quattro ai calciatori nel bilancio 2020, con l’impegno a restituirne tre nel corso dell’anno successivo, sembra improbabile un non luogo a procedere. Dunque, è possibile, per certi versi probabile, che si arrivi in aula.
Se così dovesse essere, le conseguenze sportive si farebbero sentire a livello nazionale e internazionale. Oltre alla procura della FIGC, infatti, anche la UEFA ha aperto una sua inchiesta in materia di fair play finanziario.
La questione, ha spiegato Umberto Lago, non riguarda tanto l’accordo transattivo, il settlement agreement, definito lo scorso agosto come risultato del mancato raggiungimento del pareggio di bilancio nel periodo 2018-22. Il tema è diverso, e ancora più delicato, ha analizzato l’ex presidente della camera investigativa della UEFA ai microfoni di calciomercato.it in onda su Twitch TvPlay.
Juventus, concreto il rischio di sanzioni UEFA
La UEFA, ha spiegato, “dovrebbe annullare l’accordo in quanto la base dati fornita inizialmente non sarebbe valida“. I bianconeri, in sostanza, avrebbero “dichiarato dati falsi. Temo che l’esclusione dalla coppa in cui si qualificherà la Juventus sia plausibile” ha aggiunto Lago.
L’infrazione, ha sottolineato, “credo sia grave ma non tanto per il mancato rispetto del settlement agreement, ma perché sarebbe stato fatto su dati fasulli”. E su questo la UEFA ha spesso avuto la mano pesante.
C’è, però, un altro elemento da considerare, conclude Lago. Perché scatti la penalizzazione, “al primo anno in cui la Juventus si qualifica per una coppa, bisogna dimostrare prima che la base dati fornita sia falsa. Quindi credo serva almeno una sentenza di primo grado o un’ammissione di colpevolezza del club”.
