Mentre i Mondiali entrano nel vivo, in Italia si è consumata una tragedia: investito da un’auto, è morto un difensore
Mentre il calcio celebra la propria festa con i Mondiali in corso di svolgimento in Qatar, una tragedia si è abbattuta sul mondo dello calcio. Un giovane calciatore del Padova Calcio, come riportato dal “Corriere di Bologna”, è stato investito da un’auto mentre era in sella alla sua bici.
Pur arrivati immediatamente sul luogo dell’incidente, le cui modalità e circostanze ricordano quelle in cui ha perso la vita l’ex ciclista Davide Rebellin, travolto da un camion mentre si allenava in bici, gli operatori sanitari non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del ragazzo. Nell’incidente, verificatosi a Ferrara, è rimasto coinvolto anche un altro giovane, un 17enne, che lotta tra la vita e la morte.
A rendere nota la tragica scomparsa del giovane calciatore patavino è stata la società biancoscudata tramite un comunicato sul suo sito web: “Il Calcio Padova è in lutto per la tragica scomparsa di Manuel Lorenzo Ntube, giovane difensore del nostro settore giovanile, nella formazione Under 17, la cui vita è stata spezzata ieri sera in un tragico incidente stradale. L’intera società Biancoscudata con i propri tifosi partecipa commossa al dolore e si stringe attorno ai familiari ed agli amici di Manuel”.
Il cordoglio dell’allenatore e del settore giovanile
Manuel Lorenzo Ntube, di ruolo difensore, come specificato nel comunicato del Padova, giocava nella formazione Under 17. Così lo ricorda il responsabile del settore giovanile del Padova Carlo Sabatini: “È una mazzata tremenda, una notizia terribile che ci ha lasciati senza parole. Era un ragazzo eccezionale, una nostra scommessa calcistica. Apprezzavamo tanto il suo carattere, la sua determinazione. Era di Ferrara e lo avevamo prelevato da una società gemellata. Manuel per allenarsi ogni giorno prendeva autobus e treni pur di essere presente e ci piaceva questa sua voglia e questa sua caparbietà. Tutto questo all’improvviso perde di significato, siamo tutti siamo tutti sconvolti e ogni parola in questo momento è superflua”.
Al cordoglio per la scomparsa di Manuel si è unito anche il suo allenatore Giuseppe Agostini: “Siamo tutti spiazzati, affranti, senza parole, ma adesso tocca a noi adulti aiutare i compagni di squadra a superare il trauma di una tragedia simile. Manuel era un ragazzo a cui era impossibile non volere bene. Era sempre di corsa a inseguire il suo sogno, prendeva la bici per andare in stazione a Ferrara, poi il treno, poi il pulmino che dalla stazione di Padova lo portava al campo di allenamento. La famiglia è sconvolta, non sappiamo come commentare questa terribile notizia. La cosa più importante adesso è stare vicino ai genitori e alla famiglia e ai ragazzi, che hanno bisogno di noi adulti per affrontare questa tremenda prova. Manuel era la mascotte del gruppo, aveva sempre la battuta pronta, a volte era sornione e ascoltava sempre la musica rap. Inseguiva un sogno, la vita gli ha tolto tutto”.