Dalla panchina alla cattedra universitaria per un giorno. Ecco cosa ha insegnato il tecnico della Juventus Max Allegri
In pochi giorni è cambiata la vita professionale di Max Allegri. Da principale responsabile della falsa partenza della Juventus, culminata nella prematura eliminazione dalla Champions League, alla riconferma al timone della nave bianconera mentre attraversa la tempesta perfetta innescata dalle dimissioni in blocco del CdA bianconero e di quelle dell’ormai ex Presidente Andrea Agnelli a seguito degli sviluppi dell’inchiesta della Procura della Repubblica di Torino sui bilanci e sulle plusvalenze della Juventus.
Ebbene, oltre a insegnare dalla panchina ai suoi ragazzi come riportare in vetta in Serie A la Juventus, Max Allegri lo ha fatto anche da una cattedra universitaria per spiegare come fare gruppo per raggiungere gli obiettivi prefissati anche in un reparto oncologico. L’Università Politecnica delle Marche ha, infatti, affidato al tecnico livornese la docenza del seminario “Team working e comunicazione delle vittorie e delle sconfitte” nell’ambito del Corso di perfezionamento in “Comunicare il cancro, la medicina e la salute”.
“È un grande onore essere stato invitato a condividere la mia esperienza su temi così delicati. Da questo punto di vista, le affinità tra il mondo sportivo e quello ospedaliero sono molte. Chi è incaricato della gestione del gruppo deve saper mantenere gli equilibri tra i vari componenti a tutto vantaggio del risultato. Da diversi anni ormai mi occupo di sensibilizzazione oncologica con la campagna “Allenatore alleato di salute”, con la quale stimoliamo i coach a prendersi cura dei ragazzi perché seguano stili di vita corretti“, l’esordio della lezione di Allegri.
Max Allegri in cattedra. “E’ un grande professionista”
Entusiasti i docenti dell’Ateneo marchigiano per aver avuto per un giorno come loro “collega” il tecnico della Juventus. “Max Allegri è un grande professionista che si è speso numerose volte per campagne di sensibilizzazione a tema salute. La sua partecipazione al seminario è, per noi e gli operatori iscritti al Corso, di grande valore umano e professionale. Grazie alla sua lunga esperienza sul campo, alla capacità di incoraggiare e stimolare i ragazzi a dare il meglio di sé per un obiettivo comune e alla sensibilità necessaria ad accompagnarli anche nelle sconfitte, è il docente ideale per illustrare l’importanza dell’interazione come occasione di scambio“, ha rimarcato Rossana Berardi, Direttrice del suddetto Corso di Perfezionamento nonché Ordinaria di Clinica Oncologica presso l’Università Politecnica delle Marche.
“Questo Corso di Perfezionamento è importante perché consente ai giovani laureati che lo seguono di approfondire tematiche come la comunicazione e il gioco di squadra, per un miglior rapporto con i pazienti e una rinnovata organizzazione della complessa macchina socio-sanitaria del nostro Paese. Formare i professionisti significa generare opportunità, contaminazioni positive e consapevolezze che possano far emergere soluzioni migliorative per la gestione quotidiana dei reparti ospedalieri“, le ha fatto eco Mauro Silvestrini, Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Politecnica delle Marche.