Italia, Euro 2032 nel mirino: la FIGC vuole mettere le mani sulla manifestazione. Una vittoria dell’Italia significherebbe molto.
Costi, possibilità, obiettivi. Riparte da questo Gravina, Presidente della FIGC, pronto a sponsorizzare in tutto e per tutto l’Italia e la posizione azzurra per Euro 2032. Quello è l’obiettivo: diventare Paese ospitante sarebbe un incentivo non da poco per tutto il movimento. Non lo dice da oggi Gravina: sono mesi, se non anni, che il tema è sempre quello. Come risanare i conti. “Un evento farebbe la differenza”, spiega il numero uno del calcio italiano.
Il massimo esponente governativo in tal senso: Italia a Euro 2032 significa opportunità e posti di lavoro. Anche perchè, in caso di vittoria, saranno imprescindibili opere pubbliche e ammodernamenti strutturali in tutto il Paese. Sport, ma anche turismo con tutto quel che comporta una competizione internazionale. Dalle parole ai fatti: Gravina ha stilato un dossier con i suoi collaboratori che illustra il progetto per filo e per segno. Una sorta di “rivoluzione urbana e culturale” per garantire a chiunque di godere un evento così importante.
Italia verso Euro 2032: colloquio con la UEFA
L’Italia non è da sola in questa corsa: altri dieci i Paesi candidati. In grande spolvero la Turchia: i rumors danno i turchi in vantaggio, seconda l’Italia per i bookmakers. Il nome della nazione ospitante si saprà fra settembre e ottobre del 2023. È possibile inviare il proprio dossier fino ad aprile prossimo. L’Italia anticipa i tempi, buon segno: campanello d’allarme per la Federazione.
Il movimento italiano – anche sul piano dei giocatori – deve rinfrescarsi prima di subito. Ripartire per costruire. Quest’invio rappresenta un punto di svolta da individuare molto prima di una possibile risposta. L’esito positivo da parte della UEFA, naturalmente, cambierebbe tutto: le carte sono sul tavolo. La trasformazione, che deve avvenire molto prima, può cominciare. Lo Stivale prende il calzante: si allarga per una giusta causa.