San Siro, il dibattito si accende. A poche settimane dall’avvio delle pratiche per affrontare il tema, lo scontro diventa politico.
San Siro, tra vecchio e nuovo. La questione stadio tiene banco nel capoluogo di regione lombardo: situazione che vede impegnate diverse forze, anche politiche, per cercare di conciliare altrettanti punti di vista. Il Sindaco Sala ha vagliato qualche progetto, ma ora si deve passare dalle parole ai fatti.
La prossima settimana saranno avviati gli incontri fra Comune e parti in causa per stabilire da dove partire: a tal proposito la scena politica non resta indietro. Insieme al tema costruzione, c’è anche la questione abbattimento. Ovvero: che fine fa San Siro? Si abbatte o si restaura. Da questo assunto partono le faide. Sgarbi, in qualità di neo Sottosegretario alla Cultura, ha già detto che farà barricate per tenere in piedi l’impianto: “Abbatterlo non ha alcun senso”.
San Siro, il dibattito sul nuovo stadio diventa politico: gli scenari
Della stessa tesi anche il Presidente del Senato La Russa che sottolinea: “È possibile fare un nuovo stadio senza toccare minimamente San Siro e mettere in atto delle iniziative che saranno in essere durante l’anno. Invece di relegare la struttura solo alle partite di calcio”. Berlusconi comprende e accetta la situazione, ma non decidono soltanto loro. Gli incontri saranno in programma nelle prossime settimane, perchè determinati progetti già esistono.
Occorre solo capire come articolarli: il Primo Cittadino Sala ha detto “Voglio vederci chiaro con progetti definitivi”. Il dibattito in tal senso è appena ricominciato. I prossimi giorni saranno determinanti in quanto sarà possibile delineare le evoluzioni di un obiettivo presente, ma mai davvero concreto. Il tempo delle congetture è finito.