Carlo Ancelotti ha svelato uno dei segreti dei suoi incredibili successi: qual è il portafortuna speciale del tecnico del Real Madrid.
E’ finito l’anno per le squadre di Serie A e diversi club d’Europa, tra cui il Real Madrid che tornerà in campo soltanto nel 2023 dopo la pausa Mondiali. Tra qualche mese i Blancos riprenderanno la loro marcia in Liga e Champions League per difendere i rispettivi successi della scorsa stagione.
Sulla panchina dei Blancos è rimasto Carlo Ancelotti, uno dei tecnici più amati e vincenti della storia del calcio. Il suo ritorno si è rivelato un’enorme successo e la sua carriera continua a regalare incredibili imprese.
Il tecnico del Real Madrid, approfittando della sosta dei campionati, è subito tornato a casa nella sua amata Italia dove è iniziato tutto prima di dominare anche all’estero. A 63 anni può vantare un palmares davvero invidiabile che, tra calciatore e allenatore, comprende sei Champions League e otto campionati tra le top 5 leghe europee.
Carlo Ancelotti è superstizioso: cosa si porta in panchina
Il Real Madrid è la squadra più titolata d’Europa a immagine e somiglianza di Carlo Ancelotti. Un binomio molto forte unisce particolarmente il nativo di Reggiolo al glorioso club spagnolo ma in generale a tutte le squadre e i giocatori che con cui ha allenato.
La maggioranza del mondo del calcio riconosce i meriti al classe ’59, in grado di trionfare a ogni latitudine creando un rapporto speciale e lasciando un grande ricordo in tutti i posti dove è stato. Le sue capacità professionali e umane sono indubbie ma tra i segreti delle sue vittorie c’è anche un po’ di superstizione.
Nell’intervista esclusiva concessa a Fazio, durante il programma “Che tempo che fa” andato in onda su Rai Tre, si è scoperto un curioso retroscena legato al modo di vivere le partite. In collegamento video i figli Davide e Katia svelano uno speciale portafortuna di suo padre: “Indossa sempre un gilet di lana blu, anche con 40 gradi”.
Un capo d’abbigliamento che ha un significato molto importante: “E’ quello della finale di Champions di Lisbona (la famosa Decima). Lo userò fino a quando non perde energia”, ha spiegato il diretto interessato.