Diego, ex Juventus, ha terminato la sua carriera: nel finale, il brasiliano è scoppiato in lacrime in una scena emozionante.
In quanti ricordano quel pomeriggio di fine estate del 2009 in cui Diego Ribas da Cunha è stato l’incubo della Roma ed ha mandato in visibilio Maurizio Compagnoni. Il telecronista aveva immortalato per sempre la sua doppietta con la maglia della Juventus con l’espressione “un fenomeno all’Olimpico“. Un giocatore che avrebbe dovuto trascinare i bianconeri finalmente verso lo scudetto, che invece, complici anche alcuni problemi fisici, non ha fatto poi più vedere tutto il suo valore.
Dopo 38 gol in 84 partite di Bundesliga con il Werder Brema, a Torino il brasiliano fallirà infatti il definitivo salto di qualità, lasciando poi l’Italia nell’estate successiva. Ed iniziando dunque una fase di vero “vagabondaggio”, tra Wolfsburg, Atletico Madrid (entrambe le maglie per due volte) ed infine Fenerbahce. Nel 2016, dunque, una scelta forte, quella di tornare in Brasile, dove ha da poco chiuso la carriera regalandosi una nasce davvero forte dal punto di vista emotivo.
Più che triste per una parabola all’apparenza discendente, il suo addio al calcio è tale in quanto si chiude probabilmente la pagina più dolce della sua carriera, con la maglia del Flamengo. Coi rossoneri, in sei stagioni, più di 200 partite, 31 gol e 25 assist messi a segno, nella squadra che da poco tra l’altro è diventata campione di Copa Libertadores.
Il tutto conquistando il cuore dei tifosi, con tante magie ed il numero 10 sulla schiena. Un numero che, ironia della sorte, ha dovuto lasciare simbolicamente, al termine dell’ultima partita, nelle mani di un ex Inter, quel Gabigol riscopertosi assoluto bomber in patria. La scena, in ogni caso, ha regalato grandi emozioni, con Diego in lacrime e la sensazione che si trattasse di un vero e proprio rito. Perché il leader della squadra carioca, da oggi, sarà proprio Gabigol.
Insomma, nonostante tutti i rimpianti dei suoi tifosi in Europa, Diego ha chiuso la sua onorevole carriera sentendosi probabilmente amato come mai prima d’ora. Ora per lui inizia una nuova tappa, lontano dal calcio giocato, ma con un ricordo davvero indelebile a chiusura della sua avventura da calciatore.
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