Nel corso della sua carriera Mario Balotelli non si è fatto mancare nulla: il retroscena dell’affronto in campo con Cristiano Ronaldo.
Negli ultimi giorni Mario Balotelli è stato protagonista di un durissimo sfogo contro il calcio svizzero, dove si è trasferito da questa stagione alla corte del Sion. L’ennesima tappa diversa di una carriera dalle mille contraddizioni che ha regalato momenti indelebili nel bene e nel male.
A 32 anni Mario Balotelli è ufficialmente ancora un giocatore in attività e, nonostante abbia lasciato il calcio ad alti livelli, continua a fare discutere. La sua avventura svizzera, come quasi tutte le precedenti, è iniziata nel migliore dei modi con gol e buone prestazioni ma dopo poco tempo c’è sempre qualcosa che va storto.
Le solite montagne russe intorno a un calciatore che, tra i tanti episodi controversi, ebbe il coraggio e l’arroganza di irridere Cristiano Ronaldo. I due non si sono mai amati come dimostrò a più riprese Super Mario attraverso dure frecciate nei confronti del campione portoghese.
Mario Balotelli ha un ego smisurato e soprattutto da giovane non si sentiva inferiore a nessuno. Nemmeno a Cristiano Ronaldo, uno dei migliori e più vincenti calciatori di sempre. Tra di loro non c’è mai stata grande simpatia e sul campo non sono mancate le scintille a partire dal primo confronto diretto.
Dobbiamo tornare indietro al 2009 quando l’Inter affrontò il Manchester United agli ottavi di Champions League. Una doppia sfida molto impegnativa per la squadra di Mourinho contro una delle formazioni più forti d’Europa.
I nerazzurri però all’andata riuscirono a strappare uno 0-0 a San Siro, tenendo aperta la qualificazione nella gara di ritorno in Inghilterra. Per l’occasione lo Special One lanciò in attacco un giovane Balotelli al fianco di Ibrahimovic per tentare l’impresa.
Il risultato però fu negativo e arrivò una sconfitta per 2-0 firmata anche da Cristiano Ronaldo, autore del raddoppio per i Red Devils. Un gol decisivo in una partita comunque complicata per CR7, tenuto da un autoritario Santon in un duello molto avvincente che coinvolse anche il centravanti nerazzurro.
Il classe ’90, allora diciottenne, stuzzicò a più riprese l’avversario provocandolo anche con un tunnel. Il culmine della contesa si raggiunse quando l’ex Juve e Real Madrid, all’epoca non troppo amato dagli altri tifosi per la fama di tuffatore, cadde a terra lamentandosi con l’arbitro per un fallo subito.
A quel punto si avvicinò Balotelli che con presunzione gli intimò di rialzarsi portandosi il dito alla bocca per mettere a tacere i suoi “capricci”. Un gesto che non passò inosservato, diventando subito un’immagine iconica di quello “scontro” ancora oggi nella memoria di molti appassionati.
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