Barcellona-Piquè, tutto finito. Il difensore annuncia l’addio al calcio, l’uscita di scena del campione è figlia di un processo graduale.
Gerard Piquè saluta, il difensore è pronto a voltare pagina, in un anno di cambiamenti emotivi importanti (la separazione con Shakira ancora tiene banco) il calciatore sceglie di lasciare anche i catalani. L’uomo, finito ai margini del progetto Xavi, sceglie di uscire dalla porta principale prima che sia troppo tardi.
Una discesa lenta quella del difensore che comincia da poco prima di quest’estate. Quando il caldo impazzava meno per le strade iberiche lo spagnolo entrava in crisi con Shakira: il tradimento prima, i litigi poi. Le bravate in discoteca, le scenate pubbliche. Tutte cose che hanno fatto saltare i nervi al Barcellona: gli ammonimenti di Laporta non hanno tardato ad arrivare: “Quello che fa Piquè con la moglie non è affar mio, ma se resta alticcio in discoteca – aggiunge il Patron – diventa anche un problema nostro”.
Piquè saluta il Barcellona: i motivi dietro l’addio
La situazione non è piaciuta al Presidente che vuole tutelare l’immagine Blaugrana. Da quella volta, poi, è stato un crescendo: Piquè ha provato a spiegarsi, ma è come se si fosse rotto qualcosa. Ufficialmente non risulta alcuna frattura, ma la realtà parla anche di un respingimento abbastanza importante che risale a qualche mese fa: Piquè voleva comprare una parte importante delle azioni del Barça, Laporta fece muro.
Il motivo per cui respinse l’ingresso della società dello spagnolo è legato a una questione diplomatica: un giocatore non può – secondo Laporta – entrare nell’asset societario. Ci sarebbe un conflitto d’interessi. Questa è la motivazione ufficiale, che il campione gioco-forza ha accolto, ma la verità è che il club non si fida più.
I tifosi non gli hanno voltato le spalle, ma Piquè ha capito che era ora di dire basta: “Sarò sempre tifoso del Barcellona – scrive – non ci sarà nessun’altra squadra dopo”. L’ultima partita sarà quella con l’Almeira. Poi si vedrà, ma questo addio si porta dietro più ombre che luci.