Bocchetti pronto a risollevare le sorti del Verona ma intanto c’è da risolvere la questione del patentino per farlo sedere in panchina.
Risollevare le sorti di una squadra come il Verona, non è una cosa semplice. Eppure, c’è chi come Salvatore Bocchetti ci crede ciecamente. Almeno, deve crederci visto l’arduo compito che la società gialloblù gli ha assegnato. Con solo una settimana alle spalle, sicuramente l’ex tecnico della primavera non avrà avuto modo di comprendere tutte le problematiche che affliggono questa squadra.
Sicuramente, l’aver fatto parte dello staff di Tudor nella passata stagione, sicuramente potrà servigli per affrontare al meglio i vari problemi. Di tempo c’è né poco perché dopo 10 giornate, il suo Verona è terzultimo con soli 5 punti. C’è da risollevarsi e da farlo a stretto giro proprio come nella passata stagione.
Bocchetti e il tutor per la panchina
Nonostante però l’impegno, la voglia di fare, l’esperienza nel precedente staff e le capacità, per Bocchetti sono già sorti i primi problemi. Questa volta però non riguarda la squadra quanto, la mancanza del patentino per sedersi in panchina. Un aspetto fondamentale, che va ben oltre il rinnovo di contratto fino al 2027 ufficializzato dalla società.
Secondo quanto viene riportato da ‘L’Arena’. il Verona avrebbe trovato la soluzione. Ebbene sì, lo scout albanese Dritan Dervishi sarà con ogni probabilità il “prestanome” che permetterà a Salvatore Bocchetti di sedere in panchina come allenatore. Dervishi lavora da anni nella società gialloblù e ha conseguito il patentino Uefa Pro nel suo paese.
E così, visto che il nuovo tecnico del Verona non potrà effettuare il corso da allenatore a Coverciano prima di giugno 2023, si punterà sullo scout in modo tale da poter ovviare al problema per i prossimi mesi a venire. Una soluzione interessante ma che fa comprendere anche le falle nel sistema calcio in Italia per quanto concerne la possibilità di prendere il tesserino da allenatore.