Perea, calciatore impegnato nel campionato colombiano, è al centro di un episodio particolare avvenuto nel corso di una partita di cartello.
Solitamente le partite vengono ricordate per un gol o per un’azione particolare, ma non sempre è così. Talvolta basta un gesto per rendere un match indimenticabile: il selfie di Totti sotto la Curva Sud, il ciuccio di Zaccagni dopo un gol per annunciare la nascita di suo figlio. Il bacio allo scarpino di Vieri a Baggio. Tante immagini impresse nella mente che non sempre coincidono con la logica delle cose, ma restano ugualmente importanti.
In Colombia sicuramente ricorderanno la gara tra Juaguares de Cordoba e Independiente de Santa Fe per un altro motivo incredibile ma vero. La trovata più particolare in Europa era stata senza dubbio il “coccodrillo” di Brozovic sui calci di punizione, Geisson Perea è andato oltre: il ragazzo ha sfruttato ugualmente un calcio da fermo, ma il suo istinto si è superato.
Perea a rischio squalifica, gesto inconsulto in campo: cosa ha combinato
Al momento di fare la barriera, il difensore invece di mettere le mani in basso per coprirsi le parti intime si è abbassato i pantaloni. Il calciatore ha mostrato il proprio apparato riproduttivo in diretta nazionale. La reazione è stata sconvolgente e particolarmente fragorosa: l’arbitro ha immediatamente espulso l’uomo che ora rischia pesanti sanzioni. Non tanto per il gesto in sé che è comunque estremo, quanto per la valenza che aveva: l’intenzione era quella di offendere.
La reazione è stata opposta. Nessuno in campo si è sentito offeso: tutti hanno provato imbarazzo al punto da non sapere cosa fare. Il contributo finisce in Rete e viene divulgato in tempo record. Le conseguenze per il calciatore saranno piuttosto gravi: nel frattempo sui social è partito il tamtam tra ironia e incredulità. Numerosi sono gli utenti che chiedono “pene” (termine usato non a caso) certe nei confronti di Perea. Una situazione paradossale, sicuramente pene – in tal caso – non è un omaggio a Cesare Beccaria. La letteratura non può attenuare un’iniziativa che merita, se non altro, attenzione affinché non si ripeta: una questione – è il caso di dirlo – di senso della misura.
