Iniziato oggi il processo a Neymar che rischia seriamente di finire in prigione, è questo l’intento degli accusatori dell’attaccante del PSG.
Neymar è comparso oggi davanti al giudice per il processo che lo vede accusato di corruzione e frode. Il campione brasiliano rischia fino a 5 anni di carcere, così come tutte le parti coinvolte per conto di Barcellona e Santos, nella causa partita da DIS, società di investimento che deteneva il 40% dei diritti d’immagine del giocatore. L’accusa contro Barcellona e Santos è di aver escogitato un piano per impedire a DIS di ricevere l’intero importo finanziario a cui avevano diritto.
DIS accusa le persone coinvolte di due reati. La prima è la presunta corruzione tra privati. Si dice che i due club abbiano raggiunto un accordo per 40 milioni di euro in cambio della garanzia di Neymar che non avrebbe preso in considerazione altre offerte da altri club. DIS sostiene che ciò non poteva essere fatto senza consultarli poiché in possesso di una quota dei suoi diritti di immagine.
La seconda accusa è quella di frode. DIS sostiene che i due contratti siano stati fabbricati per incanalare i pagamenti. Il primo prevedeva un’amichevole che pare sia stata valutata 4,5 milioni (partita che alla fine non è nemmeno mai stata giocata). L’altra invece è un’opzione preferenziale del valore di 7,9 milioni per altri tre giocatori. DIS è sicura che questi siano contratti fittizi ed un pagamento di trasferimento dissimulato per i quali dovrebbero anche ricevere una quota.
Cosa rischia Neymar
Per questi due reati, l’accusa, che è anche parte nel procedimento, chiede: la sospensione di 2 o 3 anni, la sanzione di 10 milioni di euro per Neymar, suo padre e sua madre, ma non è tutto. L’accusa infatti oltre a tutto questo chiede anche 5 anni di reclusione. Multa di 8,4 milioni di euro anche per il Barcellona e di 1,4 milioni di euro, Santos e la società N&N, di proprietà dei genitori di Neymar.
Le richieste del DIS sono simili a quelle dell’accusa in termini di reclusione e sospensione, anche se gli importi che chiedono in multe sono molto più alti. La richiesta avanzata da DIS infatti avvicina addirittura a 200 milioni per imputato.