Nei prossimi Mondiali 2022 in Qatar i tifosi non avranno problemi con l’utilizzo dell’alcol: la curiosa soluzione per i fan più ubriachi.
I Mondiali si avvicinano e cresce sempre di più l’attesa tra i tifosi. Purtroppo non potremo tifare l’Italia ma sono attesi milioni di fan in Qatar per sostenere la propria Nazionale. Una marea di gente che sarà rigorosamente controllata dall’organizzazione, anche chi alzerà eccessivamente il gomito.
E’ iniziato il countdown per uno dei più Mondiali più strani e contestati di sempre. La marcia di avvicinamento alla gara inaugurale è accompagnata da una serie di polemiche legate alla scelta della sede per svolgere le partita.
Per la prima volta il torneo calcistico più storico e importante per nazioni si giocherà a metà stagione in pieno inverno. In Qatar infatti le temperature sono bollenti in estate, per questo la FIFA ha deciso di inserirli in autunno tra novembre e dicembre.
Mondiali 2022, l’annuncio è bizzarro: “I tifosi ubriachi…”
C’è tanta curiosità di capire come si svolgerà la prima Coppa del Mondo nel Vicino/Medio Oriente dove la cultura e la tradizione è molto diversa da quella europea. In questi mesi tanti addetti ai lavori si sono lamentati della scelta della nazione ma ormai non si può più tornare indietro e bisognerà accettare le possibili conseguenze.
Nei paesi arabi ci sono regole molto rigide che i cittadini e anche gli stranieri devono rispettare. Per questo i tifosi dovranno seguire una certa linea di comportamento anche se dovrebbe esserci più libertà del previsto.
Uno dei temi più discussi è legato all’uso dell’alcol, acquistabile e consumabile soltanto dai 21 anni in su a queste latitudini dove non si può sgarrare col rischio di multe o espulsioni dal paese. Alla fine però ci si divertirà lo stesso perché, come annunciato dall’ad Nasser Al Khater, lo stato ha pensato a una curiosa soluzione: “Ci sono piani in atto per per allestire zone dove far recuperare dalla sbornia i tifosi che hanno bevuto di più”.
Insomma un modo per venire incontro ai fan più scatenati, soddisfacendo i loro piaceri, ma anche per mettere al sicuro gli altri. Un metodo inedito nel calcio che a breve capiremo se potrà funzionare o meno anche per successivi eventi di così grande portata.