“La Juventus vale la Conference”, la durissima accusa a TvPlay scuote i tifosi. Il ko di Haifa ha fatto deflagrare la crisi dei bianconeri
La netta sconfitta, tanto nel gioco quanto nel risultato, incassata dalla Juventus contro il Maccabi Haifa nel quarto turno del girone di Champions League ha fatto esplodere una volta per tutte la rabbia dei tifosi bianconeri.
Le piattaforme social a partire dal triplice fischio dell’arbitro, lo spagnolo Lahoz, si sono subito trasformate in uno sfogatoio ideale, in cui i supporters bianconeri hanno potuto urlare tutto il loro disappunto per una crisi che ai più pare ormai irreversibile.
Valutando in profondità i problemi della Juventus attuale non si intravedono i margini per una ripresa nè sul piano del gioco nè tantomeno su quello dei risultati.
La decisione presa dal presidente Andrea Agnelli di confermare Allegri sulla panchina della Juventus al termine della gara contro il Maccabi non ha fatto altro che acuire il distacco sempre più marcato tra la squadra e i tifosi.
E anche la società, sotto accusa per per aver compiuto solo scelte sbagliate da qualche anno a questa parte, è finita nel mirino della tifoseria bianconera.
Intervenuto nel corso della trasmissione TvPlay ai microfoni di calciomercato.it, ha parlato di Juventus il giornalista di provata fede bianconera Roberto Pavanello, da anni colonna del quotidiano La Stampa diretto da Massimo Giannini.
E il suo giudizio sul momento attraversato dalla Vecchia Signora non è stato dei più teneri, alla luce delle sconfitte ravvicinate contro Milan e Maccabi Haifa.
“Non voglio fare processi, anche perchè si fanno solo ai delinquenti. Ma detto questo, classifica alla mano e analizzando le prospettive tecniche della squadra credo che la Conference League sia il più realistico degli obiettivi”.
Ciononostante, Pavanello spiega perchè alla fine non ha senso, secondo lui, esonerare Allegri o sperare che Andrea Agnelli lasci la carica di presidente della Juventus.
“Possono anche andare via entrambi, ma credete che si risolva qualcosa? Adesso bisogna fare quadrato e finire degnamente questa prima parte di stagione, poi a gennaio si vedrà se apportare cambiamenti in panchina o sul mercato“.
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