Dal fiordo norvegese alla Serie A, Leo Skiri Ostigard ha la chance di debuttare in Champions League: tutto merito di…suo padre!
Leo Skiri Ostigard nasce nel 1999 ad Andalsnes, un piccolo centro abitato della Norvegia che affaccia sul mare. A breve compirà 23 anni e potrà presto coronare il sogno di debuttare in Champions League. Dalla piccola cittadina norvegese di circa 2500 abitanti allo stadio Maradona gremito di circa 53 mila anime azzurre. Insomma, un salto gigantesco.
Ma lui di salti se ne intende. Leo è un difensore roccioso, bravissimo negli stacchi di testa e ad anticipare gli avversari. Con il Genoa ha dimostrato anche di saper impostare e ora è chiamato urgentemente a rimpiazzare Rrahmani. Il difensore kosovaro si è infortunato negli ultimi minuti di Cremonese-Napoli e ne avrà per circa un mese. Salterà le prossime nove partite e si rivedrà in campo solo a gennaio.
Dunque, toccherà ad Ostigard e Juan Jesus, con il primo pronto a giocare titolare contro l’Ajax al Maradona. L’amico di Haaland è pronto a debuttare in Champions League. E se dovesse finalmente riuscirci, lo deve solo al papà.
Ostigard: “Me l’ha insegnato papà”
Leo Ostigard è titolare della Nazionale norvegese e ora si giocherà il posto nella difesa del Napoli, vista l’assenza di Amir Rrahmani. Il centrale ha iniziato ad appassionarsi al calcio e in particolar modo al ruolo da difensore grazie all’impresa dell’Italia ai Mondiali del 2006. Precisamente, Ostigard rimase “folgorato” dalle prestazioni di Fabio Cannavaro, diventato suo idolo. Tagliò addirittura i capelli per assomigliare al capitano della Nazionale.
Fabio Cannavaro non è altissimo, ma da calciatore aveva un ottimo senso della posizione e un buon stacco di testa. Per emularlo, Ostigard ha avuto il miglior insegnante a disposizione: “Mio padre mi ha insegnato a colpire il pallone di testa“. Ora, tutti i traversoni sono di sua competenza.
Proprio il padre di Leo Skiri era un ex difensore, diventato poi negli anni un venditore di materassi. La carriera di Ostigard senior non è stata certo brillante. Non come quella del figlio classe 1999, che ha l’occasione di vestire la maglia del Napoli, uno dei migliori club in Serie A, e quella della Nazionale norvegese. Una selezione in grande crescita negli ultimi anni, trascinata da bomber Haaland.
