Roma Lecce (LaPresse)
Moviola Roma-Lecce, contatto Hjulmand-Belotti: perchè il danese è stato espulso. Rosso diretto per il centrocampista danese
Inizio a dir poco catastrofico per il Lecce nel match contro la Roma allo stadio Olimpico, valido per la 9/a giornata di campionato. I salentini hanno subito dopo appena sei minuti il gol di Chris Smalling mentre al 23′ sono rimasti in dieci.
Infatti, in seguito ad un contrasto sulla trequarti tra il centrocampista del Lecce, il giovane danese Morten Hjulmand e il neo centravanti giallorosso Andrea Belotti, il giovane arbitro Alessandro Prontera (peraltro di origini salentine) è intervenuto fischiando una punizione a favore dei padroni di casa.
Un istante dopo però, richiamato dal VAR, è corso a verificare la reale entità dell’interveno falloso del giocatore salentino. Reintrato sul terreno di gioco, ha estratto il cartellino rosso espellendo Hjulmand.
Una decisione apparsa ai più affettata, ma che secondo l’esperto di questioni arbitrali di DAZN, Luca Marelli, rientra perfettamente nella casistica da regolamento.
Il centrocampista danese infatti ha alzato troppo la gamba colpendo con il piede a martello Belotti appena sotto al ginocchio. Il fallo è stato ritenuto molto pericoloso ed è per questo che Prontera ha espulso direttamente il giocatore del Lecce.
La decisione del direttore di gara, presa solo dopo l’OFR, ha fatto infuriare il tecnico dei salentini, l’ex difensore di Roma e Napoli Marco Baroni il quale è entrato in campo protestando con una certa veemenza.
Baroni, che oltre ad aver conquistato lo scudetto del Napoli nel 1990 ha poi trrascorso parecchi anni allenando nel settore giovanile della Juventus, ha chiesto ripetutamente spiegazioni al giovane arbitro in emrito all’espulsione diretta di Hjulmand.
Le spiegazioni fornite da Prontera non hanno soddisfatto più di tanto l’allenatore dei pugliesi, che però al 39′ ha potuto esultare sfogando tutta la sua gioia per la rete del momentaneo pareggio leccese realizzata da Strefezza.
E l’1-1 con cui si è concluso il primo tempo rappresenta un piccolo miracolo per la squadra ospite, che nonostante l’inferiorità numerica è riuscita ad andare al riposo sul risultato di parità. Anche senza un leader del centrocampo come Morten Hjulmand.
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