Inter-Barcellona, non si placano le polemiche: arriva la denuncia alla UEFA. Si scalda la vigilia del match decisivo per la qualificazione agli ottavi di Champions
La sconfitta del Meazza brucia ancora in casa Barcellona. Il gol di Calhanoglu che ha regalato il successo dell’Inter potrebbe risultare decisivo per la qualificazione agli ottavi di Champions League.
A mandare su tutte le furie giocatori, staff tecnico e dirigenti del club catalano è stato l’arbitraggio di Slavko Vincic, direttore di gara sloveno che a detta di Lewandowski e compagni avrebbe favorito nettamente la squadra di Simone Inzaghi.
In particolare, l’episodio che ha scatenato la rabbia di Xavi e perfino della stampa sportiva iberica è il fallo di mano di Dumfries in piena area che nè il fischietto sloveno nè il VAR hanno ritenuto degno di essere sanzionato con il calcio di rigore.
Ma le polemiche, iniziate subito dopo la partita disputata martedì scorso, sono ben lungi dal placarsi. E a tre giorni dalla sfida di ritorno che si giocherà al Camp Nou, il management del Barcellona continua a soffiare sul fuoco della polemica.
Inter-Barcellona, l’annuncio di Laporta fa infuriare l’UEFA
In particolare è il numero uno della società, il presidente Joan Laporta ad entrare a gamba tesa sull’arbitro Vincic e a gettare ulteriore benzina sul fuoco a tre giorni dalla sfida contro l’Inter.
“Siamo stati tutti molto arrabbiati questa settimana. L’arbitraggio del match contro l’Inter è stato vergognoso. L’ho fatto sapere alla UEFA perché era evidente“.
Il presidente del Barcellona è un fiume in piena: “Che l’arbitro VAR non abbia commentato nulla è molto grave. Ci ha arbitrato lui stesso contro il Bayern e non ha chiamato un rigore nettissimo su Dembelè“.
Dichiarazioni molto dure che rischiano di creare un clima molto pesante intorno alla sfida di mercoledì sera. Una gara in cui mentre l’Inter avrà a disposizione due risultati su tre, i blaugrana padroni di casa sono obbligati a fare risultato pieno.
E l’arbitro che sarà chiamato a dirigere l’incontro potrebbe scendere in campo condizionato dal clima incandescente che il Barcellona sta contribuendo a creare in queste ultime ore. E l’Inter non ha la minima intenzione di fare da agnello sacrificale.