Thiago Motta e Dejan Stankovic, allenatori ed ex calciatori: celebri anche per via di alcuni aneddoti. La confessione di pazzini.
Thiago Motta e Dejan Stankovic, presente che sa di futuro. Anche uno sguardo al passato, visto che non è poi così lontano: gli allenatori, infatti, sono stati anche avversari sul campo. I tecnici di Bologna e Sampdoria, non molti anni fa, hanno animato le domeniche di Serie A con gli scarpini addosso. Questa certezza rende Bologna-Sampdoria una gara con doppia valenza: l’atmosfera è quella delle grandi occasioni perchè significa (anche) ripartenza.
Il primo che dovesse fare bene partirebbe con il piede giusto per mettere un punto e a capo rispetto al passato. La voglia non manca a entrambi. Due tecnici grintosi e determinati a mostrare ciò che hanno appreso in questi anni. Stankovic vanta addirittura una parentesi da opinionista. Quando si dice fare tutto e bene. L’aria in panchina è diversa, specialmente per due che non erano abituati a starci quando giocavano: sempre schierati, ora sempre pronti.
Thiago Motta e Dejan Stankovic, oltre la panchina: la rivelazione di Pazzini
Un ritratto fedele lo offre Giampaolo Pazzini: l’attaccante ha convissuto per qualche anno sia con uno che con l’altro. Due personalità diverse, ma molto simili nell’approccio al lavoro. Il Pazzo fa chiarezza a DAZN: “Ho avuto la fortuna di giocare con Stankovic e Motta. Entrambi allenatori in campo, con due caratteri diversi. Thiago parlava meno ma era un leader tecnico, Dejan sapeva quando e come parlare“.
Metodi diversi dalla simile resa. Questo basta per arricchire di curiosità un match importante per le zone basse della classifica. Dopo anni di fasi alterne, è il momento per entrambe le squadre di cambiare la rotta: si sono affidate a due pezzi da 90. Le aspettative dovranno scontrarsi con la realtà. L’esito finale lo darà il campo, ma quello che succede fuori resta senza tempo. Parola di Pazzini, e non solo.