Aldo Serena, ex attaccante di Inter, Milan, Torino e Juventus, oggi apprezzato opinionista e commentatore televisivo, ha presentato a Milano la sua biografia ‘I miei colpi di testa’, scritta a quattro mani con Franco Vanni e pubblicata da Baldini+Castoldi. Questa l’intervista esclusiva, rilasciata ai nostri microfoni, in occasione del lancio del suo libro.
“Scrivere questo libro è stato davvero un colpo di testa. Ho voluto trovare delle motivazioni forti per farlo, e una di queste è stata quella di voler mettere su carta, in parole, le emozioni di un ragazzo di provincia che è stato catapultato in una vita che mai avrebbe pensato di vivere“.
È stato difficile giocare i derby di Milano e Torino con quattro squadre diverse?
“Ero un ragazzo timido, introverso, e se mi avessero chiesto non avrei mai fatto una scelta del genere. Il fatto che l’Inter gestisse il mio cartellino in questo modo, ha fatto sì che io abbia fatto una carriera molto particolare. Guardandomi indietro sono però molto felice di questo. Sono state scelte imposte, ho dovuto cambiare il mio carattere e cercare di adattarmi alle occasioni, ma tutto questo mi ha fatto crescere“.
Inter, Milan, Torino e Juventus…dove ti sei trovato meglio?
“Ci si trova bene, meglio, dove si vince. Quando si vince il benessere è diffuso, la squadra è in armonia, si sta bene e si passano anni meravigliosi“.
Guarda l’intervista completa ad Aldo Serena
In questi primi mesi di calcio giocato, qual è il giocatore che più ti ha impressionato?
“Guardo con interesse Haaland del City, perché è andato in un contesto di squadra fantastico ma feroce nelle dinamiche, tattiche, imposte da Guardiola. Nonostante molti fossero scettici, lui ha fatto vedere di che pasta è fatto e sta facendo gol a raffica“.
In Italia non abbiamo giocatori come Haaland, e questo è un bel problema per Roberto Mancini.
“Beh adesso c’è Scamacca, che spero possa trovare posto nella sua nuova squadra, nel West Ham. È vero oggi non ci sono tanti attaccanti, non solo attrezzati sotto il profilo fisico come magari lo ero io, ma in generale. Bisogna dar più fiducia ai ragazzi, sostenerli. I giovani che hanno qualità possono anche sbagliare, ma vanno aspettati e di questo un allenatore deve avere coscienza“.
L’anno scorso la sorpresa è arrivata dal Milan. Quest’anno chi può vincere lo Scudetto?
“Per come è partito il campionato, il Napoli sembra molto attrezzato. Il Milan è sempre altamente competitivo e Inter e Juventus, seppur attardate, hanno le qualità per giocarsela fino in fondo. Seguo da vicino l’Atalanta con molto interesse e curiosità. Gasperini in questi anni mi ha fatto divertire e sono certo che anche in questo campionato riuscirà a fare qualcosa di buono“.
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