Nuovo episodio di violenza finito in tragedia in uno stadio di calcio, dopo la strage in Indonesia ancora macchie di sangue sul pallone.
Il mondo del calcio sa essere a seconda dei casi un posto tanto splendido quanto orribile. Così come vediamo spesso realizzarsi sogni di grandi e piccoli, sia in campo che fuori, a volte il rettangolo verde si trasforma nel teatro di un incubo. E’ quello che accade quando nella passione del tifo subentra la violenza. Dopo la terribile tragedia avvenuta in Indonesia, un nuovo episodio con protagoniste la rabbia e l’irresponsabilità si è verificato. Quella che doveva essere una festa si è quindi inesorabilmente tradotta nell’ennesima pagina nera di questo sport.
Neanche una settimana fa in Indonesia tutto il mondo ha assistito attonito al consumarsi di una tragedia. La partita era molto sentita perché tra le squadre coinvolte nel match valido per la massima serie indonesiana, esisteva un’antica rivalità. Tutto questo però non giustifica minimamente quello che sarebbe accaduto di lì a poco.
Le immagini sconcertanti infatti hanno mostrato l’invasione di campo di una parte dei tifosi dell’Arema FC, infuriati per la sconfitta della propria squadra. L’ingresso massivo e non consentito sul terreno di gioco ha scatenato la reazione della polizia e nel marasma sono morte oltre 170 persone, schiacciate nelle fasi calde degli scontri. Tutto questo però sembrerebbe tristemente non aver insegnato nulla.
Morto allo stadio, la nuova tragedia
E’ avvilente apprendere che la strage in Indonesia, avvenuta meno di una settimana fa, non ha portato a nessun tipo di presa di coscienza o maggior senso di responsabilità. Il pallone infatti si è ancora macchiato di sangue, seppur dall’altra parte del mondo, in Argentina, dove un episodio simile ha portato ancora morte in uno stadio a La Plata.
E’ successo a ridosso del match tra Gimnasia y Esgrima e Boca Juniors. Complice forse anche una vendita di biglietti superiore al numero consentito, prima dell’inizio del match si è scatenato il caos ai cancelli tra chi possedeva il titolo d’ingresso e chi provava ad entrare senza. La polizia è ricorsa dunque all’utilizzo di proiettili di gomma e lacrimogeni. Il fumo acre dei lacrimogeni però è arrivato addirittura in campo, costringendo l’arbitro a sospendere la partita al Del Bosque Stadium.
Le persone sugli spalti hanno provato a lasciare lo stadio, finendo dentro i disordini, altri si sono riversati in campo per sfuggire al fumo. Ci sono stati bambini dispersi e persone ferite, ma anche un morto. Durante il caos generale un uomo è stato colto da crisi cardio-respiratoria ed è morto mentre veniva trasportato in ospedale.