Il Barcellona ha deciso di non presentare ricorso alla UEFA dopo le polemiche arbitrali in Champions League: il motivo sorprende l’Inter.
La sconfitta di misura contro l’Inter è stato un durissimo colpo per il Barcellona che non si aspettava di perdere a San Siro. Un risultato che potrebbe complicare il cammino in Champions League dei blaugrana, protagonisti di forte polemiche arbitrali a fine gara.
Nel mirino del Barcellona è finito l’arbitro Slavko Vincic e i suoi assistenti al VAR, colpevoli secondo gli spagnoli di alcune decisioni molto discusse. Durante la partita Xavi si è lamentato molto col direttore di gara, non nascondendo il suo disaccordo in diverse circostanze.
In particolare sull’episodio del possibile rigore a favore degli spagnoli dopo un tocco di mano sospetto di Dumfries in area di rigore. Una situazione molto al limite ma altrettanto difficile da interpretare che alla fine ha portato il fischietto sloveno a non giudicare falloso l’intervento scomposto del difensore dell’Inter.
Barcellona, marcia indietro sul ricorso: Inter spiazzata
Come successo nella doppia sfida della semifinale 2010, il Barcellona esce sconfitto contro l’Inter e lancia la contestazione. La squadra di Xavi è stata profondamente insoddisfatta dell’arbitraggio che avrebbe favorito i padroni di casa, vincitori 1-0 grazie al gol di Calhanoglu.
I blaugrana si sono sentiti danneggiati anche nel gol annullato a Pedri, preceduto da un tocco involontario di mano di Ansu Fati. Insomma si sono alzati grande protesta in Spagna tanto da portare la società a valutare un ricorso nei confronti della UEFA.
La notizia si è sparsa subito dopo il triplice fischio a seguito delle durissime parole in conferenza del tecnico catalano che è esploso davanti ai giornalisti. I segnali andavano in questa direzione ma la conferma ufficiale non è mai arrivata e l’epilogo è stato sorprendente.
Alla fine il club di Laporta ha fatto marcia indietro, fermandosi sulla pubblicazione dell’esposto da consegnare all’organo europeo. Dietro a questo cambio di strategia c’è un motivo ben preciso come riportato dal “Mundo Deportivo”. Nello specifico pesano i rapporti complicati con la UEFA da parte del Barcellona, uno dei principali sostenitori della Superlega, che avrebbe avuto poche possibilità di ricevere un esito positivo.