In questi giorni è tornata di attualità la candidatura di numerosi paesi per il Mondiale 2030, tra questi c’è sorprendentemente anche l’Ucraina
Non solo una provocazione. Si tratta invece di un vero e proprio atto formale e ufficiale, motivato e circostanziato.
Sulla base del quale in questo momento a fronte di una candidatura della Russia che è stata bocciata esiste una candidatura dell’Ucraina per organizzare i Mondiali di calcio nel 2030.
Quella del 2030 sarà la ventiquattresima edizione del Mondiale di calcio e arriverà a distanza di quattro anni da quella già assegnata al Nord America in condivisione tra Stati Uniti, Canada e Messico.
Le prime candidature per il 2030 erano arrivate al quartiere generale della FIFA già due anni fa, prima della pandemia e soprattutto della gravissima crisi diplomatica tra Russia e Ucraina. E la prima candidatura per l’organizzazione dei Mondiali, così come per quella dell’Europeo 2028, che a oggi è ancora da assegnare, era stata ancora una volta della Russia che ha ospitato i Mondiali del 2018, quelli vinti dalla Francia.
Quello che è accaduto nel corso degli ultimi mesi è sotto gli occhi di tutti. Squadre russe escluse da tutte le competizioni ufficiali, nazionali e di club. Le attività istituzionali della Federazione russa sono di fatto sospese. La candidatura del paese all’Europeo è stata annullata. Quella per il Mondiale 2030 non sarà presa in considerazione.
Mondiale 2030, Ucraina con Spagna e Portogallo
La proposta dell’Ucraina viene invece portata avanti con forza da quello che è uno dei progetti considerati più solidi tra le varie candidature già al vaglio. Ci sono progetti consolidati portati avanti dal Marocco, dall’Australia, dalla Corea del Sud. Ma anche dal Sudamerica pronto a schierare una candidatura autorevole condivisa da Argentina, Uruguay, Paraguay e Cile.
A oggi tuttavia la candidatura europea più credibile sembra essere quella di un consorzio creato dalle federazioni di Spagna e Portogallo che, in modo ufficiale, hanno deciso di coinvolgere l’Ucraina nel progetto. Secondo la proposta l’Ucraina ospitarebbe tutte le partite di un girone e non meno di quattro gare della fase a eliminazione diretta.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy ha confermato questa ipotesi nel corso di una breve intervista rilasciata ieri. In un paese devastato dalla guerra e in gravissima crisi umanitaria.
Zelenskiy, tuttavia, ha anche sottolineato che in Ucraina la vita sociale e sportiva in qualche modo prosegue: “Dove è possibile i tornei si giocano, i campionati si tengono e nonostante i numerosi allarmi antiaereo costringano spesso i giocatori a cercare un rifugio, fino a oggi siamo riusciti a portare a termine numerose partite. L’Ucraina guarda con ottimismo al futuro del paese e ringrazia tutte le nazioni amiche che le stanno tendendo una mano. Non solo sotto l’aspetto pratico ma anche sociale. La proposta di Spagna e Portogallo ci riempie il cuore di gioia e di orgoglio. Saremo pronti a presentare la nostra candidatura con un progetto forte”.
La conferenza stampa di presentazione di Spagna e Portogallo è attesa per domani a Nyon.