Champions League che piomba con un peso enorme sulla Juventus di Andrea Agnelli, che cerca soluzioni per ripartire.
Continua a non essere un grande periodo per la Juve che, oltre a fronteggiare la crisi tecnica, deve risolvere anche dei problemi societari. Questioni che continuano ad affliggere ormai da due anni a questa parte Andrea Agnelli che, complice anche la pandemia, è alla ricerca affannosa di soluzioni.
A pesare sulla testa del presidente bianconero, oltre ai non risultati della squadra, anche i problemi societari relativi ad un bilancio sempre in rosso e a dei ricavi che faticano ad aumentare ogni anno. Problemi che si riflettono anche sulle scelte che la società deve compiere.
Champions League, Juventus spaventata
Mentre la squadra di Allegri ritorna a vincere in campionato allontanando la crisi, la società bianconera deve far fronte ai problemi economici e ad un bilancio che ha registrato nuovamente una perdita di 254 milioni di euro. Un dato che spinge Agnelli a trovare delle soluzioni per aumentare i ricavi.
Per fare ciò, servirebbe anche una nuova competizione che possa attirare nuovi sponsor e consentire ai club di guadagnare di più. Una soluzione era la Superlega e proprio su questo argomento, in un’intervista a RTV slo il presidente della UEFA, Aleksander Ceferin, ha detto: “Ora non ho alcun rapporto con Agnelli e prima non avevo nemmeno molti contatti con Perez. Nella finale di Champions League abbiamo parlato correttamente, lui si è seduto accanto a me e noi non ha toccato la Super League“.
Un argomento che pesa molto sul numero uno della UEFA che, riferendosi a Joan Laporta, Florentino Perez e Andrea Agnelli, ha detto: “Abbiamo tre presidenti di club che continuano a rivendicarla per il loro ego, ma poi sono stati i primi a firmare per la nuova Champions per paura di essere espulsi“.