Inter, Inzaghi incassa la sconfitta interna contro la Roma. Ora le voci di un addio sono insistenti: contro il tecnico anche i numeri.
Inter, passo falso a San Siro. Inzaghi incassa sconfitta e delusione contro una Roma capace di soffrire e meritare il vantaggio con Smalling dopo il gol della pariglia per mano di Dybala. Ora arriva il difficile: mettere in discussione tutto. L’ex tecnico della Lazio non è contento e parla di stimoli e possibilità che mancano: “Bisogna dare di più, io in primis”. La verità è che qualcosa non torna in casa nerazzurra, la sosta non ha portato consiglio ma ulteriori dubbi. I tifosi chiedono un segnale: la protesta monta via social.
Specialmente se le statistiche sono crudeli: l’Inter mai così in basso da oltre dieci anni. Bisogna tornare indietro all’annata Gasperini-Ranieri per avere un percorso iniziale così nefasto. Tradotto in numeri: quattro sconfitte nelle prime otto giornate di campionato. Inzaghi non può far finta di nulla, quindi accenna un mea culpa ma la “redenzione” non finirà qui. Le settimane successive serviranno per analisi e strategie, c’è qualcosa da rivedere. Inzaghi se serve è pronto a fare un passo indietro.
Questa consapevolezza rende tutto più decisivo e perentorio: d’ora in poi non si scherza più, ammesso che prima qualcuno abbia avuto voglia di farlo. Impossibile perdere punti per strada, soprattutto tra le mura amiche: il tecnico fa ammenda, ma deve anche aspettarsi una risposta dal proprio gruppo.
Non si sente l’unico responsabile di questa frenata. La notte deve portare consiglio, più di quanto non abbia già fatto, visto che non è ancora così buia. La luce potrebbe arrivare già nelle prossime uscite, basta crederci. Meglio pazza (Inter) come un tempo che scoraggiata. La fine è lontana, ma per evitare i titoli di coda serve determinazione e volontà: aspetti che i nerazzurri hanno sempre avuto, occorre – forse – solo un pizzico di mordente in più. Il tecnico dovrà trovarlo prima che sia troppo tardi. Altrimenti l’uscita di scena sembrerebbe essere già tracciata.
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