Antonio Conte è diventato protagonista di un episodio che sta spopolando in rete: l’insulto in italiano all’arbitro non passa inosservato.
La 9.a giornata di Premier League si è aperta con la rovinosa sconfitta del Tottenham nel derby contro l’Arsenal. Una sconfitta netta per 3-1 subita dagli Spurs per la rabbia di Antonio Conte, protagonista di una curiosa protesta contro l’arbitro.
Il rientro dalla pausa Nazionali è stato da dimenticare per il Tottenham che ha perso malamente l’atteso match con l’Arsenal, perdendo punti preziosi in classifica. Una brutta prestazione che farà riflettere a lungo Antonio Conte, deluso della sua squadra ma anche molto polemico con la direzione arbitrale.
Gli Spurs sono passati in svantaggio, subendo il gol di Thomas Partey, prima di riprendere il risultato col rigore realizzato da Kane. Nel secondo tempo è arrivato il nuovo sorpasso dei Gunners col sigillo di Gabriel Jesus, seguito più avanti da un episodio molto contestato dal tecnico italiano.
Antonio Conte, la parolaccia all’arbitro è in italiano!
All’Emirates Stadium il Tottenham era sotto nel risultato e nella ripresa è andato anche sotto di un uomo. Al 62′ l’arbitro Taylor ha espulso, forse troppo fiscalmente, Emerson Royal per un brutto fallo su Martinelli.
Senza andare a rivedere le immagini al VAR, il fischietto inglese si è fidato della sua iniziale decisione confermando il cartellino rosso per l’esterno brasiliano. Il fallo era evidente e anche duro ma il pestone, dai vari replay, non sembrava così violento da essere punito in questa maniera.
Il direttore di gara però era vicino all’azione e non ha fatto alcun passo indietro, scatenando la reazione furiosa di Antonio Conte. Dalla panchina il tecnico italiano è rimasto sorpreso dalla sanzione, protestando nei suoi confronti in italiano.
Le telecamere di Sky Sport l’hanno ripreso mentre pronuncia varie volte un insulto diventato virale in rete. Nello specifico l’ex allenatore dell’Inter si rivolge in tono offensivo esclamando: “Che c***o fai?”. Forse non aveva tutti i torti ma per sua fortuna, parlando in un’altra lingua, è riuscito almeno a evitare di essere cacciato anche lui dal campo.